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27 Marzo 2023
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2 Commenti

Dallo stupore il desiderio di parole

Spettacoli, incontri, letture per il centenario della nascita di Wisława Szymborska

Oggi lunedì, questa sera, Wisława Szymborska a Teatro, a Roma. 

Domani martedì, alle ore 18:30, Wisława Szymborska all’Istituto polacco di Roma, in Via Vittoria Colonna, 1. Si celebra il centenario della nascita della poetessa polacca organizzando per l’occasione La fine e l’inizio (ovvero L’esordio mancato) ossia un incontro dedicato alla presentazione del suo libro intitolato Canzone nera, a cura di Andrea Ceccherelli, traduzione di Linda Del Sarto, edizione con testo a fronte, Adelphi, 783, 2022, pp. 154.

All’incontro partecipano

  • Andrea Ceccherelli – polonista, curatore
  • Linda Del Sarto – polonista, traduttrice
  • Michał Rusinek – presidente della Fondazione Wisława Szymborska

Dalla scheda dell’Editore: “In una Varsavia che crolla a pezzi, i ragazzi di strada stringono fra le mani le bottiglie di benzina che sono impazienti di scagliare contro i carri armati tedeschi, mentre intorno a loro infuria quell’insurrezione che Białoszewski ha saputo miracolosamente farci vivere dall’interno. Gli spettri della guerra irrompono in Canzone nera, lasciando la giovane Szymborska con un nodo stretto in gola, «intriso d’ira», per la scomparsa dell’amato, ricca di una conoscenza del mondo che è il solo, amaro bottino, e alla ricerca di nuove parole: «A che serve la conoscenza della morte. / A causa sua si raffredda il tè sul tavolo. / Niente atmosfera. Di parole di sapone». I moltissimi, appassionati lettori abituati al suo bisogno di essere sempre universale rimarranno certo stupiti di fronte a testi che lasciano intravedere in filigrana le lacerazioni della Storia. Non a caso, dopo averli composti fra il 1944 e il 1948, Wisława Szymborska non ha voluto raccoglierli in volume, forse anche perché l’Unione degli scrittori polacchi si era nel frattempo pronunciata a favore del realismo socialista come unico stile ufficiale. Superato lo stupore, quei lettori non potranno tuttavia che riconoscere la sua impavida sicurezza di tocco, e rimanerne conquistati: «– è dallo stupore / che sorge il bisogno di parole / e perciò ogni poesia / si chiama Stupore –».

TAG: Michał Rusinek | Istituto Polacco di Roma | Wisława Szymborska | Linda Del Sarto | Andrea Ceccherelli | Poesia | Polonia | Teatro | Traduzione

2 Commenti. Nuovo commento

  • Poli-logo » Attraverso la cortina e oltre. Dall’età del ferro all’età del vetro
    13 Aprile 2023 18:28

    […] Wisława Szymborska, che tu citi nel volume per la breve parentesi di giovanile entusiasmo che la poetessa manifestò […]

    Rispondi
  • Poli-logo » Appunti da Cracovia, la città-cinema
    19 Giugno 2023 0:37

    […] e l’altra. A due passi dalla sede principale, in più, stanno costruendo un bel parco dedicato a Wisława Szymborska, che nei prossimi anni potrà simbolicamente fornire un ulteriore spazio di meditazione fra le […]

    Rispondi

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