La nuova rivista di studi ucraini fondata dai soci AISU
di Serena Buti
Un folto gruppo di membri dell’AISU, l’Associazione Italiana di Studi Ucrainistici, guidato dal professore Oleg Rumyantsev dell’Università di Palermo, ha dato vita a “Niprò”, l’unica rivista dedicata esclusivamente agli studi ucraini in italiano. La rivista è edita da Palermo University Press e nel suo Comitato di Redazione conta dodici membri, studiose e studiosi afferenti a diversi atenei italiani, esperte ed esperti di Ucraina sotto i più disparati punti di vista: Alessandro Achilli (Università degli Studi di Cagliari), Maria Grazia Bartolini (Università degli Studi di Milano), Simone Bellezza (Università degli Studi di Napoli Federico II), Giovanna Brogi (Università degli Studi di Milano), Liana Goletiani (Università degli Studi di Bergamo), Francesco Guida (Università degli Studi Roma Tre), Giulia Lami (Università degli Studi di Milano), Laura Orazi (Università degli Studi di Macerata), Oxana Pachlovska (Sapienza Università di Roma), Marco Puleri (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Giovanna Siedina (Università degli Studi di Firenze) e Massimo Tria (Università degli Studi di Cagliari).
La molteplicità di prospettive è funzionale allo scopo della rivista: far conoscere “in modo più approfondito singoli periodi, episodi, scrittori, pittori, pensatori, problemi sociali e politici, correnti artistiche o altri argomenti che riguardano l’Ucraina” (p. 4). Leggendo la Presentazione (pp. 4-5) non si percepisce la volontà di offrire contributi con la pretesa di esaurire e concludere le questioni sollevate, quanto piuttosto la consapevolezza della necessità di offrire delle “chiavi” per comprendere meglio ciò che dell’Ucraina ha attratto e attrae la nostra attenzione. Queste chiavi non possono che esserci fornite da chi si occupa di storia e cultura ucraina da anni – non è così ovvio specificarlo – e da chi scrive e parla di Ucraina fondando le proprie considerazioni su fonti accreditate. La decisione di fondare questa rivista probabilmente nasce anche dall’esperienza dell’anno appena passato: i soci dell’AISU hanno condiviso in più occasioni le proprie conoscenze in televisione, via radio e nelle conferenze. La rivista costituisce sicuramente un punto di svolta importante dal momento che “molto resta da fare e la sensazione d’urgenza s’accresce di giorno in giorno” (Giulia Lami, p. 8). L’indice è suddiviso in cinque sezioni: ci sono prima le Questioni (pp. 6-15), poi le Ricerche (pp. 16-54), le Lezioni (pp. 55-65) e la nutrita sezione delle Traduzioni (a cura di Oleg Rumyantsev, pp. 66-79), infine i quattro contributi della sezione Recensioni (a cura di Simone Attilio Bellezza, pp. 80-83).
Il Direttore ha così spiegato il titolo “Niprò”: “La nuova rivista che qui presentiamo porta il nome del più importante fiume ucraino. Uno dei più lunghi d’Europa, il fiume era noto all’antichità col nome greco di Boristene, in epoca moderna è stato chiamato prevalentemente Dnepr, è noto in bielorusso come Dnjapro, in rumeno come Nipru. In italiano è attestato il toponimo Niprò, ed è questo che abbiamo adottato per la nostra rivista, con la non celata speranza che il termine venga progressivamente lessicalizzato. Il fiume ha un forte valore simbolico per tutta la storia ucraina, dalle origini più remote fino ai giorni nostri. Con i suoi molti affluenti esso ha unito le terre e il popolo ucraino all’Europa e al Mar Nero; ne rappresenta anche la varietà culturale, linguistica e storica. Il Niprò è divenuto uno dei temi fondanti dell’opera del poeta romantico Taras Ševčenko, i cui versi risuonano in ogni angolo e in ogni circostanza della complessa e spesso tragica storia dell’Ucraina, dall’Ottocento fino ai giorni presenti” (Oleg Rumyantsev, p. 4).
Ecco come Oleg Rumyantsev ha riassunto i contenuti del primo numero di “Niprò”:
“Nella sezione dedicata agli articoli, Giulia Lami mette in evidenza alcune peculiarità e contraddizioni della drammatica situazione che l’attacco russo all’Ucraina ha generato su scala internazionale. Il saggio sul Barocco ucraino di Giovanna Brogi cerca di analizzare alcuni episodi della cultura dei secoli passati che possono aiutare a capire la realtà di oggi. Nel lavoro sulle politiche linguistiche nell’Ucraina contemporanea Laura Orazi affronta con argomenti scientifici il tema della situazione sociolinguistica dell’Ucraina che suscita tante polemiche e prese di posizione talora prive di fondamento. Lo scritto di Oleg Rumyantsev parla, in prospettiva storica, della questione, oggi particolarmente attuale, della colonizzazione della parte sud-orientale del territorio ucraino. Proponiamo infine un’affascinante lezione sull’arte ucraina d’avanguardia di Kseniia Konstantynenko. Concludono il numero le traduzioni di alcuni scritti del noto politico ucraino Vjačeslav Čornovil che sorprendono per la loro attualità. Le recensioni informeranno il lettore su alcune opere recentemente pubblicate in italiano nell’ambito degli studi ucraini.” (Oleg Rumyantsev, p. 5).
Il pubblico immaginato per questa rivista è ampio. I contenuti sono tutti in italiano, fatta eccezione per i brevi riassunti (o asbtract) che precedono ogni articolo, corredati da alcune parole chiave e da una breve descrizione dell’autore o autrice dell’articolo in questione. Si palesa anche in questo il desiderio di essere “il più possibile chiari e accessibili anche a lettori non specialisti” (Oleg Rumyantsev, p. 4).
A “Niprò” l’augurio che, proprio come il fiume da cui prende il nome, la rivista possa contribuire ad avvicinare i lettori italiani ai cittadini dell’Ucraina. Che questo fiume possa scorrere generoso, dando prova della ricca varietà di correnti che lo nutre e anima fino a oggi.
“Niprò” è disponibile in Open Access al seguente link.
Immagine: Oleksanra Ekster, Costruzione, 1922-23. Olio su tela. 89.2 x 89.9 cm.
La redazione della Rivista di Studi Ucraini “Niprò” invita tutti gli studiosi interessati alle tematiche ucraine a inviare proposte di pubblicazione per il secondo numero della rivista, la cui edizione è prevista entro il mese di dicembre 2023.
La rivista si propone di offrire a un pubblico ampio gli strumenti appropriati per conoscere in modo più approfondito scrittori, pittori, pensatori, problemi sociali e politici, correnti artistiche o singoli periodi della storia culturale e letteraria ucraina.
I lavori pubblicati devono essere fondati su fonti storiche, letterarie e linguistiche accreditate e autorevoli. I testi proposti devono essere il più possibile chiari e accessibili non solo agli studiosi, ma anche ai lettori non specialisti, in quanto “Niprò” si rivolge a tutti coloro che sono curiosi di conoscere un paese e una cultura fino ad oggi poco noti, offrendo delle chiavi d’accesso a singoli episodi, personaggi, problemi e questioni irrisolte della storia e cultura ucraine.
Si rammenta che, nel difficile momento che sta attraversando l’Ucraina, è estremamente importante presentare al lettore interessato materiale che tratti anche temi di attualità.
La rivista pubblica articoli in un italiano corretto e coerente e accetta proposte redatte secondo le indicazioni reperibili nelle norme redazionali, che possono essere lette qui:
Le proposte devono giungere rispettando le seguenti scadenze:
– entro il 30 giugno 2023 deve essere inviato l’articolo redatto secondo le norme redazionali.
L’articolo verrà valutato dai membri della redazione e da due valutatori esterni.
Se il lavoro presentato verrà ritenuto qualitativamente soddisfacente e adatto alla pubblicazione, all’autore verrà comunicata la conferma, oppure verranno notificate le modifiche da adottare.
La redazione ringrazia tutti i colleghi per la collaborazione e resta in attesa dei loro materiali.
Per contattare la rivista: nipro.rivista@gmail.com