Dalla “grande carestia” staliniana alle deportazioni putiniane
di Olena Ponomareva
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Per gentile concessione dell’autrice, che ringraziamo, pubblichiamo la trascrizione da lei rivista dell’intervento che Olena Ponomareva ha tenuto nel corso di una recente presentazione del libro di Robert Conquest, Raccolto di dolore traduzione di Vittoria de Vio Molone e Sergio Minucci, Rizzoli 2023 .
Vorrei illustrare in tre punti alcuni concetti di straordinaria attualità introdotti da Robert Conquest nel suo libro.
Considerazioni di carattere geopolitico – All’epoca della caduta degli imperi centrali, tra il 1918 e il 1922, l’Ucraina avrebbe rappresentato il primo grande esempio di espansione del dominio sovietico imposta a un paese indipendente d’Europa orientale e come tale riconosciuto dallo stesso Lenin nel 1918 (evidentemente, è un riferimento alla pace di Brest Litovsk, il trattato che sancì la vittoria degli imperi centrali sul fronte orientale e la resa e l’uscita della Russia dalla Prima guerra mondiale). Secondo Conquest, per molti aspetti questo anticipava ciò che sarebbe accaduto in Europa orientale negli anni Quaranta. Negli anni Venti la conquista dell’Ucraina con l’istituzione di un governo fantoccio fu molto simile all’esperienza vissuta dagli stati baltici venti anni dopo, e da Polonia e Ungheria 25 anni dopo. Seguendo questa logica e, soprattutto, considerando il contesto odierno, si può prevedere che l’Ucraina sarà l’ultima a uscire dalla sfera di controllo della Russia, e che questo modificherà profondamente il concetto geopolitico Est-Ovest europeo. Esisterà ancora l’Est europeo? Ed è uno dei motivi per cui la guerra in Ucraina dura e durerà ancora. Dal punto di vista geopolitico sarà piuttosto difficile far finire questa guerra.
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I Bambini – E’ il titolo del 15-cesimo capitolo del libro, con l’epigrafo di Dante (Inferno, XXXIII):
pianger senti’ fra ‘l sonno i miei figliuoli
Ch’eran con meco, e dimandar del pane.
Secondo Conquest, la carestia del 1932-33 rappresentava una guerra ai bambini in cui un’intera generazione fu annientata e segnata per sempre. Nel libro vengono riportati i calcoli di Serguej Maksudov, un demografo dissidente, ricercatore presso l’Università di Harvard negli anni Settante specializzato nello studio delle perdite demografiche nell’Unione sovietica. Maksudov (che poi è un pseudonimo di Aleksandr Babyonyšev) calcola che “non meno di 3 milioni di bambini nati tra il 1932 e il 1933 siano morti di fame in Ucraina” (Pertes subies par la population de l’URSS, 1918-1958, «Cahiers du Monde Russe et Soviétique», Année 1977, 18-3, pp. 223-265). Il libro di Conquest è importante anche per la sua bibliografia, piuttosto elaborata. Tutti i dati sono rigorosamente documentati. Conquest riporta altri dati di altri ricercatori sovietici forniti ai dissidenti in Francia e in Germania (in particolare al leggendario Lev Kopelev, amico del cuore di Heinrich Böll).
La maggior parte dei ricercatori concordano sul fatto che non meno di due milioni di bambini siano morti di fame. Se il numero complessivo delle vittime della carestia, ammonta a 4-4,5 milioni in totale, ed è questa la cifra ampiamente accettata dalla comunità scientifica internazionale, dalla quale si deduce che circa la metà o anche più della metà delle vittime fossero bambini, soprattutto i neonati, secondo le testimonianze raccolte da Conquest. Quest’ultimo analizza poi molti altri aspetti dell’atteggiamento e del modo di agire del regime nei confronti dei bambini definendoli, cito, “una sorta di distruzione spirituale non meno accettabile e forse anche più intollerabile dello stesso olocausto fisico della gioventù rurale”. Perché molti bambini i cui genitori erano stati uccisi dal regime “vennero indottrinati e brutalizzati fino a divenire i più terribili agenti dello stesso regime”.
Il 27 febbraio 2023 l’Unione europea ha esteso le sanzioni contro la Russia per la deportazione di bambini ucraini. Il 17 marzo 2023 la Corte Penale Internazionale dell’Aia ha emesso il mandato d’arresto per Vladimir Putin accusato di crimini di guerra tra cui la deportazione illegale di bambini ucraini. Secondo i dati riportati da Dmytro Lubinec’, Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino [Ukrainian Parliament Commissioner for Human Rights], oltre 150.000 (!) bambini ucraini sono stimati essere stati portati illegalmente in Russia, di cui 30 mila (!) soltanto dalla regione di Mariupol. Sempre il Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Lubinec’ (i cui dati sono considerati ufficiali e vengono utilizzati anche dagli organismi internazionali) ha riportato la cifra di 16,207 riguardante però soltanto i bambini identificati al 16 febbraio 2023, che si sa per certo essere stati portati in Russia (vedi anche qui). Alcuni giornalisti investigativi polacchi riportano numeri decisamente più alti. A queste spaventose cifre va aggiunto il fatto che dal 24 febbraio 2022, sono stati uccisi 464 bambini ucraini e feriti 931, la maggior parte nelle regioni di Donetsk, Kyiv e Kharkiv. Vero e proprio dramma nel dramma, il tema dei bambini è un tema fondamentale, e anche estremamente delicato, perché: (a) è impossibile stabilire i numeri esatti mentre le ostilità sono ancora in corso; (b) i numeri tendono a crescere ogni giorno e non saranno a lungo definitivi finché le ostilità continuano, ma anche dopo. Secondo fonti ufficiali ucraine e internazionali (vedi qui e qui e qui) durante la guerra sono stati distrutte oltre 400 scuole e danneggiate oltre 2600, e risultano distrutti oltre 300 ospedali.
Sulla situazione dei bambini nuove indagini internazionali saranno avviate a breve. La settimana prossima partirà per l’Ucraina un gruppo di giornalisti che provengono da vari paesi europei (tra cui due giornaliste italiane) per studiare sul campo la problematica dei bambini deportati. I giornalisti visiteranno anche le zone molto vicine alla linea del fronte, tramite una ONG ucraina.
L’UNICEF, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia avverte che gli attacchi russi alle infrastrutture critiche in Ucraina hanno messo a rischio la salute fisica e mentale di “quasi tutti i bambini” del Paese, come dichiarato dal direttore esecutivo dell’UNICEF Catherine Russell.
Queste, invece, sono le conclusioni di Conquest nel capitolo dedicato ai bambini ucraini morti a causa della carestia artificiale del 1932-33: “Per il futuro stesso del paese, sia la decimazione di un’intera generazione che l’esperienza di chi ha sopravvissuto hanno avuto delle conseguenze che è possibile avvertire ancor oggi”.
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Collettivizzazione sovietica e la carestia terroristica – È illuminante questo sottotitolo di Raccolto di dolore. Il 23 novembre scorso, dopo circa 10 mesi dall’inizio della guerra su vasta scala in Ucraina, il Parlamento europeo ha definito la Russia uno “stato promotore del terrorismo” e uno Stato che “usa metodi terroristici”.
Il libro di Conquest spiega la genesi del sistema politico terroristico russo. “Tutto ciò (la collettivizzazione e la carestia artificiale) fu solo parte di una normale esperienza politica, e il sistema che venne instaurato in quegli anni nelle campagne non è altro che un elemento del sistema sovietico nel suo complesso oggi esistente”. Possiamo soltanto ribadire: OGGI ESISTENTE! Si tratta, nello specifico, dello Stato čekista, un fenomeno complesso poco studiato e compreso in Occidente. La Čeka fu la prima polizia segreta sovietica dopo la Rivoluzione russa del 1917 e durò fino al 1922: i suoi appartenenti erano denominati čekisti, un nome che è ancora utilizzato per riferirsi all’odierna polizia segreta russa. Il fenomeno čekista è stato brillantemente riassunto da Abdurakhman Avtorkanov, noto sovietologo di origine cecena naturalizzato tedesco: “Dire che l’NKVD è «uno Stato nello Stato» significa sminuire l’importanza dell’NKVD, perché sollevare questa questione significa ammettere la presenza di due forze: uno Stato normale e un NKVD anormale, mentre l’unica forza è il čekismo” (vedi Tekhnologia vasti [Technology of Power], Frankfurt/Main: Possev-Verlag, 3rd edition,1983; e Stalin and the Soviet Communist Party: A Study in the Technology of Power, New York: Praeger, 1959).
Ancora oggi i čekisti in Russia rappresentano la classe dirigente, con poteri politici trasferiti da una generazione all’altra. I concetti introdotti da Robert Conquest nel suo libro, i meccanismi del sistema politico terroristico da lui descritti restano di struggente attualità ancora oggi.
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Sui bambini sovietici deportati nei gulag vedi il libro Children of the Gulag di Semyon Samuilovich Vilensky e Cathy A. Frierson, Yale University Press, 2010.
Dalla scheda di presentazione: “Questo libro innovativo offre una storia documentaria completa dei bambini i cui genitori sono stati identificati come nemici del regime sovietico dalla sua nascita fino alla morte di Stalin. Quando i genitori venivano arrestati, giustiziati o mandati nei Gulag, anche i loro figli soffrivano. Milioni di bambini, etichettati come ‘socialmente pericolosi’, persero genitori, case e fratelli. Curato da Cathy A. Frierson, studiosa americana di alto livello, e Semyon S. Vilensky, sopravvissuto al Gulag e compilatore dei documenti russi, il libro offre prospettive documentarie e personali. I curatori presentano documenti top-secret tradotti dagli archivi di Stato russi, memorie e interviste ai bambini sopravvissuti. La narrazione dei curatori rivela come si sia potuta verificare una vittimizzazione infantile così prolungata, chi ne era a conoscenza e chi ha cercato di intervenire a favore dei bambini. I curatori del volume mostrano come le emozioni derivanti dal trauma infantile persistano nel XXI secolo, passando dalle vittime ai loro figli e nipoti. Le interviste con i bambini sopravvissuti mostrano anche la loro capacità di costruire vite produttive nonostante la distruzione della famiglia e lo stigma”.
Sui bambini che nella Russia staliniana sono nati o sono stati mandati nei Gulag, dove hanno subito maltrattamenti o sono stati affamati, vedi il documentario BBC Alba, Soillse Series 4 (Documentaries in Gaelic from around the world), intitolato Clann Nan Gulag / Children of the Gulag, riproposto da Slavic World il 24 nov 2015 (durata 52’34).
4 Commenti. Nuovo commento
Sul sito di Radio Radicale la presentazione del libro di Robert Conquest il 17 marzo
https://www.radioradicale.it/scheda/692906
Grazie mille saluti
[…] I bambini, vittime oggi come ieri. Dalla “grande carestia” staliniana alle deportazioni putiniane: ne ha scritto ieri Olena Ponomareva. […]
[…] dal Dipartimento di studi europei, americani e interculturali (DSEAI) e sarà coordinato da Olena Ponomareva, lettrice di lingua ucraina presso la […]