Scrittrice, poeta, documentava e denunciava i crimini russi in Ucraina
Immagine di copertina, Kremlin as it is. By Ukrainian artist Nikita Titov. Dal profilo Tweet di Victoria Amelina, 25 giugno 2023.
Nel suo delicato addio a Victoria (Viktoriya) Amelina – scrittrice e poeta ucraina nota anche per il suo duro lavoro di documentazione fotografica e denuncia dei crimini di guerra russi in Ucraina (dall’estate 2022 con l’organizzazione per i diritti umani Truth Hounds), deceduta a 37 anni il 1 luglio 2023 in seguito alle ferite riportate nell’attacco missilistico su Kramatorsk effettuato dall’esercito russo lo scorso 27 giugno, che ha colpito un ristorante pieno di civili – Helena Janeczek (su “La Stampa”, martedì 4 luglio 2023, p. 2 e p. 4) inizia da una fotografia. Nella fotografia un uomo abbraccia una donna. L’abbraccio è corredato da una didascalia scritta da Victoria Amelina stessa nel suo ultimo tweet del 27 luglio 2023: “il famoso scrittore colombiano Héctor Abad Faciolince e la bibliotecaria ucraina Yulia nel villaggio liberato di Kapytolivka, dove lo scrittore ucraino Volodymyr Vakulenko venne rapito dagli occupanti. Si sente l’abbraccio solidale dell’America Latina all’Ucraina”. In poche righe, una densità incredibile di storie.
Giustamente Helena Janeczek rileva che la Colombia è un “Paese che, avendo subito lo zampino dell’imperialismo Usa, fatica a vedere la ferocia di quello russo”. E annota: “Nell’abbraccio fotografato da Amelina riverbera la reciprocità del riconoscersi nelle violenze subite, così simili nei modi e fini, come nel bisogno di non soccombere”.
La didascalia di Victoria Amelina e queste due frasi di Helena Janeczek mi sono rimaste in testa da martedì. Ecco, mi piacerebbe che tanti amici italiani ma diciamo anche europeo-occidentali che hanno conosciuto solo lo zampino dell’imperialismo americano vedessero anche la ferocia di quello russo, si riconoscessero nelle violenze subite dagli ucraini, apprezzassero il loro bisogno di non soccombere, e li abbracciassero.
Di Victoria Amelina Helena Janeczek ha sottolineato un aspetto rilevante: “ha perseguito il compito di creare una memoria attiva, letteraria, ma anche civile e politica, con tutte le diverse declinazioni che il tempo dai lei vissuto – tempo di relativa pace, tempo di guerra totale – le hanno consentito. È impressionante non solo la dedizione da attivista volontaria, ma la lucidità intellettuale con cui l’ha fatto”.
Al riguardo Paola Peduzzi ne Il diario sotto il ciliegio (“Il Foglio”, 4 luglio 2023, p. 1 e p. III) ha rievocato come Victoria Amelina ha ritrovato il libro inedito (“un rotolo di fogli a quadretti scritti fitti fitti, avvolti nella plastica”) dello scrittore per ragazzi Volodymyr Vakulenko, rapito e ucciso a colpi di pistola dai soldati russi, che “in quelle pagine ha raccontato l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, a Kapytolivka, nella periferia di Izyum”. Il rotolo, seppellito da Volodymyr Vakulenko in giardino, Victoria Amelina lo ha trovato “scavando la terra con le mani”. Poi, dopo aver inviato il manoscritto al Museo Letterario di Charkiv, ha scritto la prefazione al libro che dal rotolo è scaturito. Infine il dramma, nelle parole di Ariane Chemin riprese da Paola Peduzzi. Il dramma “è questo ciclo nero dei crimini russi: l’esercito di Mosca ha ucciso un semplice paesano, il paesano l’ha raccontato in un libro, il libro è stato pubblicato grazie a una scrittrice, e questa scrittrice è stata lei stessa uccisa dai russi. E’ il ciclo nero della furia dei russi”.
Annalena Benini su “Il Foglio” (4 luglio 2023, p. 1) nel raccontare L’ironia di Amelina ha tra l’altro ricordato che la scrittrice aveva fondato (“ovviamente ero ironica”) il festival della letteratura di New York in un piccolo villaggio del Donbas: New York nel Donbas (“L’autoironia ha reso il villaggio di New York un posto fantastico). Il cinema dove si svolgeva il festival fu poi bombardato dai russi. Per un reportage di Katerina Sergatskova sulla cittadina di New York, UA vedi.
Immagine, foto Ivan Chernichkin / Zaborona, fonte.
Per approfondire
- Hector Abad Faciolince, Victoria Amelina: Refuge in heaven, “El Pais”, 5 luglio 2023.
- Yaryna Grusha, In memoriam. Il coraggio di Viktoriya Amelina alla ricerca della verità e in difesa della cultura ucraina, “Linkiesta”, 3 luglio 2023.
- Andrey Kurkov, ‘Her smile sparkled even in the most difficult times’: novelist Andrey Kurkov on Victoria Amelina, “The Guardian”, 3 luglio 2023.
- Guarda il ricordo che a Victoria Amelina ha dedicato la BBC il 3 luglio 2023 (durata 2’23).
- Leggi Victoria Amelina, a Ukrainian writer, and our dearest colleague, passed away, Pen Ukraine, 2 luglio 2023.
- IPA, Prix Voltaire ceremony confers prize on Mazin Lateef and Special Award for Volodymyr Vakulenko. Accettando il Premio speciale IPA Prix Voltaire 2023 a nome di Volodymyr Vakulenko, la scrittrice ucraina e ricercatrice dei crimini di guerra russi Victoria Amelina ha dichiarato: “Sono una scrittrice ucraina che parla a nome del mio collega Volodymyr Vakulenko che, a differenza mia, non è sopravvissuto a un altro tentativo dell’Impero russo di cancellare l’identità ucraina. La comunità letteraria ucraina è grata per questo premio. Questo premio è unico, significativo e commovente per noi, anche perché nessuno, tra le centinaia di altri scrittori ucraini che, come Vakulenko, sono stati assassinati nel corso della storia dell’Ucraina, ha mai ricevuto un tale premio internazionale postumo. Sono certo che Volodymyr Vakulenko vorrebbe dedicare questo premio anche a loro”, 22 maggio 2023.
- Natalya Korniyenko, Victoria Amelina: No words are needed after a tragedy, all words slide into a whirlpool, “Chytomo”, 14 maggio 2023.
- Guarda il dibattito in spagnolo e in inglese sulla difesa della democrazia che si è tenuto al Hay Festival di Cartagena il 27 gennaio 2023: con il politologo Ivan Krastev (Bulgaria), la scrittrice e attivista per i diritti umani Victoria Amelina (Ucraina); e Carole Cadwalladr (Regno Unito), giornalista investigativa britannica di “The Guardian”. Modera lo scrittore e giornalista venezuelano Moisés Naím.
- Victoria Amelina, Expanding the Boundaries Of Home: a Story for Us All, in Home/Land/s: An International Symposium, November 2022.
- Victoria Amelina, Homo Oblivious, “The Dublin Review of Books”, July 2022.
- Victoria Amelina, Cancel culture vs. execute culture. Why Russian manuscripts don’t burn, but Ukrainian manuscripts burn all too well, “Eurozine”, 31 marzo 2022.
- Leggi e ascolta in inglese il “dialogo sulla guerra” del 17 marzo 2022 tra Victoria Amelina e Sofi Oksanen.
- Victoria Amelina, Dim dlya Doma (Home for Dom), Staryi Lev, 2017 – “Il buffo barboncino Dom ci racconta la storia di una famiglia – un vecchio colonnello e diverse generazioni di donne. Sia il cane che le persone si sentono a disagio in un piccolo appartamento di Lviv, precedentemente abitato da… chi se ne frega da chi? Le pietre non parlano. O lo faranno, se uno ha la capacità di percezione di un cane. Ma esistono storie che possano aiutare un colonnello dell’Ucraina orientale, o almeno il suo cane, a sentirsi finalmente a casa nella Lviv degli anni ’90? Sembra che non si possa mai trovare la chiave del forziere di qualcun altro. Ma a volte il segreto di qualcun altro si rivela essere anche il tuo. E, forse, i personaggi di questa storia riusciranno finalmente a trovare una casa”.
- Victoria Amelina, Синдром Листопаду. Homo Compatiens, Discursus 2014 – “(La sindrome di novembre) è un’opera polifonica complessa, in cui le realtà biografiche e storiche sono ben lontane dall’essere gli elementi principali della struttura. È attraverso la capacità unica dell’eroe di sentire e sperimentare la sofferenza altrui che l’autrice intreccia gli eventi ucraini degli ultimi anni nel contesto della storia recente del mondo intero. E non si tratta tanto di parallelismi politici (ad esempio, Maidan a Kiev e piazza Tahrir in Egitto), quanto del fatto che nel moderno mondo globalizzato non ci sono e non possono esserci conflitti locali… (Yuriy Izdryk)”.
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[…] FB un articolo del quotidiano britannico “The Guardian” dedicato alla scrittrice ucraina Victoria Amelina. La segnalazione è stata corredata da questo commento: “L’Ucraina e il significato di […]