Tra Europa e Asia, tra impero Russo e impero ottomano
Neal Ascherson, Mar Nero. Storie e miti del Mediterraneo d’Oriente, traduzione di R. Serrai, Einaudi 1999
Dalla scheda dell’Editore: “Per molte migliaia di anni la regione intorno al Mar Nero è stata il luogo in cui popoli sedentari dell’Europa sono entrati in contatto con le etnie nomadi della steppa asiatica. La distinzione spesso strumentale tra “civiltà” e “barbarie”, l’inquietudine di fronte alle grandi masse in movimento sono nate su queste sponde dove popoli diversi sono riusciti a convivere in relativa pace fino a quando gli echi di conflitti lontani non li hanno messi l’uno contro l’altro. Grande mare interno. Un tempo “inospitale”, poi “benevolo verso gli stranieri”, il Mar Nero è stato il grande spartiacque fra l’Europa e le immense steppe dell’Asia, nonché luogo d’incontro tra civiltà e culture diverse. Sulle sue sponde vennero e contatto Greci e Sciti, un popolo di coloni e uno di nomadi, nacquero concetti come “civiltà” e “barbarie” e l’inquietudine di fronte a grandi masse in movimento. Onde di popoli migranti si succedettero le une alle altre, a lungo convissero in pace, poi si scontrarono, lasciando dietro a sé tracce di avventure memorabili e leggende misteriose, indizi di tragiche scomparse e rovine di antichi regni”.
“L’autore è un narratore del mondo, un inviato, un esperto e ossessionato da questo angolo d’Europa, contemporaneamente curioso di fatti antichi e miti come di testimonianze e cronache recenti. Viaggia a lungo sul Mar Nero, a volte al seguito di spedizioni scientifiche e archeologiche, più spesso da solo su pullman affollati o mezzi di fortuna. Viaggiando cerca, ascolta, raccoglie storie, ci parla di un oscuro oratore del secondo secolo oppure di un’affascinante spia polacca e ripercorre, combinando prospettiva storica e sensibilità moderna, le vicende di questa terra dal tempo di Erodoto fino alla caduta dell’Urss e ai nostri giorni”.
“Ma il Mar Nero è anche uno specchio d’acqua dalla strana forma, quasi un lago. È privo di vita se non per poche decine di metri subito sotto la superficie ed è vittima di una catastrofe ecologica in pieno svolgimento. Un’altra delle sue storie”.
“Riuscita fusione di antropologia e letteratura, memoria di viaggio e cronaca, Mar Nero attraversa i generi, senza esaurirsi in nessuno di essi, e si presenta come racconto di grande fascino ma anche come riflessione attualissima sul tema delle identità culturali, della loro possibile distorsione in senso nazionalista, della manipolazione della storia e delle differenze tra i popoli”.
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