La nuova cortina di guerra incatena la Bielorussia
di Paolo Morawski
Immagine di copertina: Artem Loskutov, Bielorussia.
Nuova grave minaccia nucleare. Il Presidente Vladimir Putin annuncia la volontà e l’intenzione della Russia di stazionare proprie armi nucleari in Bielorussia. Secondo una tecnica di comunicazione e di mascheramento collaudata, il proclamato dispiegamento di armi nucleari viene spiegato come una risposta russa alle richieste di lunga data del dittatore bielorusso Aljaksandr Lukašėnka. La novità – perché indubbiamente è pessima novità – si inserisce in una evoluzione di più lunga durata. La Bielorussia giustifica infatti la sua decisione di ospitare le bombe nucleari russe col bisogno di rafforzare la propria sicurezza nazionale minacciata dall’Occidente. Occidente colpevole da anni di colpire la Bielorussia con le sanzioni, di fare pressioni per rovesciare il governo del presidente Lukašėnka e di rafforzarsi militarmente attraverso gli stati membri della NATO vicino ai confini della Bielorussia. Già prima dell’invasione Minsk aveva evocato la possibilità di un dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia come possibile risposta all’eventuale dispiegamento di armi nucleari statunitensi in Polonia. Sulla stessa linea il presidente Putin: l’odierna decisione della Russia è “normale” se vista alla luce del comportamento degli Stati Uniti che da decenni schierano testate nucleari sui territori dei paesi loro alleati in Europa.
Alcuni analisti sottolineano che il recente annuncio di Putin è intimidatorio: vuole dare più efficacia agli sforzi russi per dividere gli europei e convincere l’Occidente a smettere di aiutare militarmente all’Ucraina. Bastone e carota. Per altri, Putin esibisce una sorta di “vittoria” prendendo in ostaggio nucleare la Bielorussia, perché è in difficoltà in Ucraina. Eppure, come dichiarato dal comandante ceceno Ramzan Kadyrov, entro la fine dell’anno la guerra finirà e gli Stati europei “riconosceranno che le loro azioni sono state sbagliate, l’Occidente si inginocchierà e, come al solito, i Paesi europei dovranno cooperare in tutti i campi con la Federazione Russa. Non può essere e non sarà altrimenti”.
Non sono un esperto. Non posso inginocchiarmi perché ho male alle ginocchia. Rabbrividisco a questo continuo tintinnare di armi, a minacce su minacce. E, per inciso, mi fa impressione apprendere che si chieda all’Intelligenza artificiale di elaborare un piano di pace per porre fine alla guerra in Ucraina e che le proposte di una ChatGPT alimentino il dibattito mediatico (qui e qui).
Da parte mia osservo che negli ultimi anni lentamente ma inesorabilmente i legami bielorussi con la Russia si stringono. Come il boa che soffoca la preda tra le sue spire, Putin aiuta Lukašėnka a rimanere al potere; insieme congelano qualsiasi opposizione e possibilità di cambiamento nel Paese; la Russia invia proprie truppe in Bielorussia, ufficialmente solo per esercitazioni comuni; le truppe russe invadono l’Ucraina anche dalla Bielorussia, sebbene la Bielorussia non partecipi direttamente all’attacco; la Bielorussia diventa sempre più nuova base militare russa; adesso si va verso un ancor più importante coinvolgimento della Bielorussia che si trasforma in roccaforte nucleare russa e antimurale militare antioccidentale. Ciò che sta in sostanza accadendo da qualche anno a questa parte è che dal punto di vista politico, economico e militare le distanze tra Mosca e Minsk si accorciano, praticamente scompaiono. Provare a sfumare quanto la Bielorussia sia o meno sotto controllo russo, se faccia o meno parte della sfera di influenza della Russia, se sia “colonia” o paese “vassallo” ha – purtroppo – scarsa rilevanza ormai. L’indipendenza bielorussa del 1991 è azzerata. Una nuova cortina disegnata dalla guerra sta calando tra Varsavia, Vilnius, Riga, Tallinn da una parte e Minsk dall’altra.
Facile prevedere che a loro volta Stati baltici e Polonia – che da tempo sostengono che la Bielorussia di Lukašėnka è parte sempre più integrante del regime russo – chiuderanno ulteriormente le loro frontiere (anche mentali) con la Bielorussia e, reagendo alla minaccia, dispiegheranno nuove e potenti armi a difesa della propria sovranità e sicurezza. Ai propri confini orientali faranno probabilmente ricorso allo stato d’emergenza. E i respingimenti di profughi alle frontiere con la Bielorussia tenderanno a diventare sempre più normali, legali.
In proposito vedi The Council of Europe anti-torture Committee (CPT) calls for an end to illegal pushback practices and for increased safeguards against ill-treatment, 30/03/2023. Vedi anche The European Committee for the Prevention of Torture and Inhuman or Degrading Treatment or Punishment (CPT) has published today the report on its December 2021 periodic visit to Lithuania, together with the response of the Lithuanian authorities, 23/02/2023. In precedenza vedi Amnesty International, Polonia-Bielorussia: denunciata l’ipocrisia nel trattamento dei richiedenti asilo, 11 Aprile 2022.
Marzo 2023 si chiude con questo malsano quadro riferito all’angolo nord-est dell’Europa. Con tristezza il pensiero va ai tanti bielorussi bloccati, incatenati dietro a quella cortina.
La situazione marcisce. Ma è proprio ora che bisogna ricominciare a far parlare tra loro russi, ucraini, bielorussi, polacchi, lituani, lettoni, estoni, moldovi, rumeni, bulgari… Ricominciare oggi che siamo in guerra per preparare il domani che saremo in pace.
Fonte immagine. Vedi il video sul muro costruito dalla Polonia alla frontiera con la Bielorussia.
4 Commenti. Nuovo commento
Grazie Paolo
Bell’articolo Paolo. Io però rimango fiducioso, e per vari motivi… Ultime notizie l’economia russa sta collassando e rischiando di diventare vassalla della Cina per i prossimi decenni, e l’industria, divenuta industria di guerra, che ha perso una buona parte della sua forza operaia (mandata a farsi maciullare nell’esercito), fra un po’ non sarà nemmeno più capace di far circolare i treni all’interno del paese. E se si ascoltano gli strateghi militari, sul fronte le cose non possono che peggiorare. Quanto ai possibili attacchi nucleari tattici, cioè locali in Ucraina, ascoltando questi ultimi, sono improbabili prima di tutto perché la popolazione russa ne sarebbe la vittima principale (i russi non sono equipaggiati di tute anti-radioattive al contrario degli ucraini, a cui le fornisce proprio l’Italia), e gli attacchi di missili continentali ed intercontinentali contro l’occidente, non convengono a nessuno, per primi ai russi stessi, anche quelli della cerchia del dittatore… L”Italia è l’unico paese in Europa che prende sul serio questo tipo di minacce, forse perché è il paese in cui pare che la propaganda russa sia per una ratio del 50% più influente che nel resto dell’Europa! Chissà che la resistenza non si organizi in Ucraina, dove si sono svolti già un bel po’ di attentati partigiani….Buona Domenica, Marco
Articolo molto interessante. Ritengo però che Mosca abbia ormai intrapreso la strada militare più per scelta che per necessità.
Se guardiamo agli sviluppi militari russi in africa si può notare una concomitanza di intenti con la Cina.
Là dove i russi (Wagner) sono presenti … la Cina investe (generalizzazione necessaria).
Sono sempre più convinto che vi sia un accordo segreto tra Putin e Xi Jinping (e comunque a favore della Cina)
La Russia si occupa della parte militare (anche per assottigliare le riserve militari occidentali) e la Cina si occupa della parte economica presentandosi come la “pacifica nazione che aiuta” contro l’imperialismo militare americano.
Ma l’intento è sempre la colonizzazione ed il dominio, intento che la Cina ha da sempre.
In questo modo la Russia mantiene una parvenza di “Grande Potenza” … almeno finchè la Cina sarà d’accordo e la Cina … conquista.
Il Toro (l’Occidente) vede la Cappa (la Russia) ma non vede la spada (la Cina) … o … se la vede apparentemente sembra non possa contrastarla in alcun modo.
[…] dei paesi occidentali confinanti con la Bielorussia. Le ragioni per preoccuparsi di ciò che accade in Bielorussia sono cospicue e andrebbero approfondite. Ma sarebbe tempo che si cogliesse l’occasione, per un […]