Memorie di un prigioniero politico
Giovedì 15 maggio 2025 ore 17:00
presso l’Aula Multimediale, palazzo del Rettorato, Sapienza Università di Roma, P.le Aldo Moro, 5
Presentazione del volume
Tempo confinato. Memorie di un prigioniero politico, di Jan e František Wiendl, traduzione e cura di Annalisa Cosentino (Miraggi edizioni 2025).
Programma
Saluti istituzionali e Introduzione
Eugenio Gaudio, Presidente della Fondazione Roma Sapienza
Arianna Punzi, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza Università di Roma
Simone Celani, Direttore del Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali – SEAI, Sapienza Università di Roma
Intervento
S.E. Jan Kohout, Ambasciatore della Repubblica Ceca a Roma
Presentano
Antonello Folco Biagini, Professore Emerito, Sapienza Università di Roma
Annalisa Cosentino, Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali – SEAI, Sapienza Università di Roma
Intervengono gli autori
Jan Wiendl, Dipartimento di Letteratura ceca e comparatistica, Università Carolina di Praga
František Wiendl, con un videomessaggio
Dalla scheda dell’Editore:
“Una lunga conversazione tra un padre (František) e suo figlio (Jan) a proposito degli eventi vissuti sotto i due regimi totalitari succedutisi in Boemia. Durante la Seconda guerra mondiale e il Protettorato nazista, František Wiendl, insieme al padre, partecipò alla resistenza e poi al sollevamento di Klatovy nel maggio 1945. Dopo il colpo di stato comunista del febbraio 1948, si impegnò nella resistenza contro il regime, pagandone le conseguenze con una lunga e dura prigionia nei campi di lavoro di Jáchymov (miniere di uranio) e in carcere. Il testo ha non solo valore di testimonianza, ma anche una notevole qualità letteraria; lo accompagnano fotografie e riproduzioni di documenti; la sezione dedicata agli anni di prigionia è arricchita da frammenti di lettere alla madre Marie e al padre František, a sua volta prigioniero nel carcere di Leopoldov.
In un’epoca in cui oppressione, dittature e nuovi totalitarismi non sono più solo fantasmi da scacciare ma si affacciano nuovamente e con arroganza alla ribalta della Storia, quello dei Wiendl è un esempio forte di vita dedicata alla lotta per la libertà e la democrazia”.
Dalla quarta di copertina:
“Hai avuto paura? – Non voglio assolutamente fare l’eroe, ma nel considerare questa domanda ripenso alla situazione di allora, e in quel momento le possibilità erano queste: entrare nel Partito Comunista, che del resto accoglieva chiunque, anche ex socialisti nazionali, popolari, Sokol… sapevo di molti casi del genere tra persone anche vicine. Oppure si poteva non fare niente, restare a guardare. La terza possibilità era opporsi al loro insediamento non democratico. Era questo il nostro caso, volevamo difendere i diritti democratici. Ciò significa che abbiamo scelto consapevolmente di opporci, considerandolo un nostro dovere, senza avere paura. Eravamo consapevoli anche delle conseguenze. Dovevamo essere cauti. Se avessimo avuto paura, non saremmo entrati nella resistenza né durante la guerra, né dopo il febbraio 1948”.
Foto di Karel Cudlín, ripresa dal libro Tempo confinato.
František Wiendl (Klatovy 1923) era geometra e costruttore. Ha collaborato fra l’altro alle attività del gruppo partigiano anticomunista di Klatovy, soprattutto alle azioni di supporto all’emigrazione clandestina di cittadini cecoslovacchi attraverso la frontiera con la Germania e alla diffusione di materiale informativo clandestino. Il gruppo fu liquidato nel 1949 dalla polizia politica e i componenti furono arrestati. Fu liberato nella primavera del 1960.
Jan Wiendl (Klatovy 1969) insegna storia della letteratura ceca del xx secolo all’Università di Praga. È figlio di František Wiendl e di Jana Štorková, a sua volta figlia di un partigiano.