Cinque murales per testimoniare resistenza e resilienza dell’arte contro la violenza sulle donne
di Camilla Miglio
Immagine di copertina: dettaglio del murales “Ingeborg Bachmann” di Maria Ginzburg, foto di Stefania Sepulcri.
Oggi venerdì 25 novembre 2022, presso la sede di Marco Polo dell’Università Sapienza di Roma sono stati inaugurati dalla Rettrice Antonella Polimeni cinque murales dedicati ad altrettante figure femminili della letteratura mondiale.
I ritratti
Tra le scrittrici effigiate vale la pena di segnalare a Poli-logo la premio Nobel Wisława Szymborska e la scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann, erede critica della ‘letteratura mitteleuropea’ e autrice della poesia “La Boemia è sul mare”, a indicare la forza utopica della poesia.
Gli sguardi di intellettuali e poetesse dell’Europa centrale e orientale si incrociano con quello mediterraneo di Elsa Morante, poi guardando oltre, oltreoceano, alla premio Nobel afroamericana Toni Morrison, con quello, fondante, dell’antenata di ogni donna di pensiero: Virginia Woolf.
La scelta delle autrici raffigurate non è casuale. Il dolore e la violenza portano i corpi a trattenere il respiro. Le Scrittrici come ossigeno incoraggiano una svolta del respiro, per liberare chi studia, pensa, crea.
Ci accoglie all’ingresso l’inglese Virginia Woolf (1882-1941), scrittrice, studiosa, maestra di ogni donna che scrive e pensa. Virginia ha portato all’attenzione di lettrici e lettori l’importanza per una donna di avere “una stanza tutta per sé”, uno spazio di pensiero, di libertà; che è interiore e contemporaneamente rivolto all’aperto, al mondo e alla storia, nello spazio e nel tempo, come testimonia la traiettoria “Verso il faro” richiamata dal suo romanzo omonimo.
Realizzazione dell’artista Alice (Alice Pasquini), artista contemporanea le cui opere sono esposte sulle superfici urbane, nelle gallerie e nei musei di centinaia di città in tutto il mondo. È tra le poche esponenti femminili affermate a livello internazionale tra i protagonisti del movimento StreetArt. Tag social: alicepasquini
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Nell’androne, a destra, l’austriaca Ingeborg Bachmann (1926-1973), una delle più grandi scrittrici e poetesse europee del Novecento, romana di adozione (ricorre nel 2023 il cinquantenario della sua morte tragica a Roma). Ingeborg ha tematizzato “i modi di morire” delle donne sotto la violenza politica e privata di un mondo maschilista. Ma leggerla è fare esperienza anche della luminosità errante di donne che soffrono ma si liberano nella scrittura, e diventano ondine, nomadi in deserti, traduttrici e amanti, intellettuali in viaggio. Bachmann fece suo il motto di Gaspara Stampa: “vivere ardendo e non sentire il male”.
Realizzazione dell’artista Maria Ginzburg, artista di origini russe, illustratrice e studentessa di pittura e grafica d’arte presso l’accademia di belle arti di Roma. Si forma nel settore dell’illustrazione di infanzia, in particolare concentrandosi sulla divulgazione di temi quali la disabilità e il rapporto con il diverso e lo straniero. Tag social: ginzburg.maria.
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Si guardano, in parete l’una di fronte all’altra, Ingeborg e la sua amica Elsa Morante (1912-1985), che sembra risponderle con le parole di un suo romanzo «Io sono il punto amaro delle oscillazioni fra le lune e le maree». Grande intellettuale, traduttrice, tessitrice di relazioni culturali, con romanzi ormai canonici come La Storia, L’Isola di Arturo, Aracoeli ha messo al centro della scena la relazione tra persone semplici piegate dalla violenza della storia, da complicate storie di famiglia e di ambienti naturali e sociali, con grande attenzione alle voci dei giovani e delle donne, con la loro memoria.
Realizzazione dell’artista UMAN (Manuela Merlo). Nasce a Roma. Diplomata presso l’Istituto d’Arte di Roma III in Grafica Pubblicitaria, continua gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nella sezione di Scenografia. L’incontro con la StreetArt è dirompente quando conosce i “Pittori Anonimi del Trullo” l’associazione culturale con i quali collabora in progetti sociali, operando sul territorio con numerosi di interventi di StreetArt in vari quartieri di Roma, in special modo nella borgata del Trullo. Tag social: manuela_merlo_uman.
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Al primo piano convivono due premi Nobel.
L’afroamericana Toni Morrison (1931-2019), Nobel per la letteratura 1983, ha combattuto con le armi sottili e leggere della scrittura la violenza doppia subita dalle donne afroamericane: quella del razzismo e quella del maschilismo; ha contribuito a riscrivere e a diffondere la storia della sua comunità dandole un respiro universale, diventando un monumento della cultura americana e dell’intelligenza femminile. È stata anche una docente e una studiosa attiva nelle università americane. Ha interpreto il suo ruolo non solo come artista ma anche come educatrice.
Realizzazione dell’artista Leticia Mandragora, artista italo-spagnola nativa di Madrid giunta in Italia a 15 anni. Trasferitasi a Napoli, l’arte dei graffiti l’ammalia a tal punto che oggi è nota per i suoi ritratti blu. Tag social: leticiamandragora.
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La poetessa polacca Wisława Szymborska (1923-2012), Nobel per la letteratura 1996, ha opposto la forza dei suoi versi ironici e graffianti, ma sempre sottovoce, intelligentissimi e profondi, alla violenza dei regimi autoritari illiberali che la storia ha inflitto all’Est Europeo, giungendo a una solidarietà con le cose, con gli animali, con il mondo che appare, anch’esso nella luce dell’umanità che sorride e spera, parla, scrive e respira, nonostante il male.
Realizzazione dell’artista Alessandra Carloni. Nasce a Roma nel 1984, dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2008 e si laurea nel 2013 in Storia dell’arte contemporanea, presso l’Università “La Sapienza”. Dal 2009 inizia la sua attività come pittrice e artista, esponendo in personali e collettive in gallerie di Roma e in altre città italiane. In parallelo inizia la sua attività anche come street artist, realizzando opere murali in diverse città e borghi italiani e all’estero, vincendo premi e riconoscimenti. Tag social: alessandra_carloni.
Letteratura e genere, arte e innovazione green contro la violenza
Nel giorno in cui celebriamo la giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo spazio dell’arte e della bellezza, della inclusività e collaboratività del genio femminile si presenta nel suo percorso dalla strada all’università, cercando rete e colore, memoria e futuro. I muri di Marco Polo diventano da oggi uno spazio vivo e dinamico di public art , capace di valorizzare, da più punti di vista, i talenti femminili, sensibilizzando gli e le studenti ai temi di genere, inclusività e sostenibilità nell’arte, valorizzando l’incontro tra creatività giovanile, progetti didattici e di ricerca, riqualificazione di spazi, innovazione tecnologica. L’alto livello di innovatività del progetto è del resto concretamente rappresentato dall’utilizzo della vernice ecologica e sostenibile Airlite – AM technology: i ritratti delle scrittrici, infatti, saranno fonte non solo metaforica ma anche concreta di ossigeno. Perché Airlite? Basta forse rispondere: “100 mq dipinti con Airlite hanno lo stesso effetto purificante di 100 mq di bosco”. Airlite è stata già scelta, in Italia e nel mondo, per numerosi progetti di arte pubblica green. Tra cui, ad esempio, il grande eco-murales “Hunting Pollution” (2018) dello street artist Iena Cruz, che ricopre un palazzo di via del Porto Fluviale a Roma.
Le metriche di sostenibilità
I murales realizzati coprono una superficie totale di 160mq. L’impatto di Airlite equivale a:
- 6,4 alberi piantati
- 34,2 auto benzina il cui inquinamento viene eliminato ogni giorno
- 91,3 kg di CO2 in meno nell’aria
- 7,6 kg di CO2 assorbita durante il primo mese dall’applicazione
- 83,7 kg di CO2 non emessa rispetto alle altre pitture tradizionali
Dal territorio all’Università: genesi del progetto
L’associazione culturale e artistica Le Altre (impegnata nella valorizzazione e nella divulgazione di tematiche di genere in ambito letterario e artistico, e formata nella sua quasi totalità da studiose e professioniste della comunicazione culturale, laureate Sapienza) in collaborazione con il Laboratorio di studi femministi “Sguardi sulle Differenze” (attivo nella Facoltà di Lettere e Filosofia dal 2000), coordinato da Maria Serena Sapegno e Annalisa Perrotta, nel febbraio 2022 ha proposto al Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali di destinare alcune pareti della Sede “Marco Polo” in viale dello Scalo di San Lorenzo a cinque ritratti di grandi scrittrici, punti di riferimento per il pensiero e l’identità femminile, eseguiti da cinque donne street artist di chiara fama, una delle quali è una ex-studentessa di Sapienza. I cinque ritratti sono: Virginia Woolf realizzata da Alice Pasquini (artista di fama internazionale), Ingeborg Bachmann realizzata da Maria Ginzburg, Elsa Morante da Manuela Merlo, Toni Morrison da Leticia Mandragora, Wisława Szymborska da Alessandra Carloni (alumna Sapienza).
Il Dipartimento ha colto il senso di questa opportunità e si è rivolto immediatamente alla Magnifica Rettrice Antonella Polimeni, che a marzo 2022 ha accolto l’idea fissando la data di inaugurazione per questo 25 novembre. L’Associazione “Le Altre” si è attivata per ottenere il finanziamento della Regione Lazio, che già sostiene altri interventi del genere legati alla tecnologia Airlite. (Si ringrazia La Regione Lazio per il generoso contributo alla buona riuscita dell’impresa.)
La Magnifica Rettrice ha messo la direttrice del Dipartimento e le responsabili del Progetto in contatto con l’Ing. Bentivoglio di AGE, che va ringraziato per la sua assistenza sempre gentile e propositiva. La Preside di facoltà prof. Arianna Punzi si è adoperata affinché anche la Fondazione contribuisse al finanziamento delle artiste, (cogliamo l’occasione per ringraziare anche la Fondazione e la Preside Arianna Punzi.)
Si ringrazia AGE e, per Marco Polo, il dottor Pieroni e il PTO, insieme alla Vigilanza, per l’assistenza e solerzia con cui hanno garantito la sicurezza del cantiere in questi giorni.
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