Il potere, la società civile, la memoria storica, le violazioni dei diritti umani nella Russia contemporanea
Il 28 dicembre 2021 è stata ordinata la liquidazione forzata di Memorial Internazionale, che ha sede a Mosca e opera nelle ex repubbliche dell’Unione Sovietica. La richiesta di liquidazione è datata 11 novembre 2021 dalla Corte Suprema della Federazione Russia a causa di presunte violazioni della “legge sugli agenti stranieri”. Con la chiusura di Memorial Internazionale la Russia perde un’associazione storica, un centro di ricerca di livello internazionale e uno dei punti di riferimento della società civile russa.
Memorial Internazionale è stata fondata da alcune personalità di spicco del movimento dissidente sovietico, tra cui il Premio Nobel per la pace 1975 Andrej Sacharov, per preservare la memoria delle vittime delle repressioni sovietiche e monitorare il rispetto dei diritti civili dapprima nello stato sovietico, e poi nello spazio post-sovietico dopo il collasso dell’URSS. La liquidazione forzata di Memorial Internazionale mette anche a repentaglio i numerosi archivi dell’associazione, a Mosca e altrove, che contengono documenti rarissimi sulle repressioni sovietiche e centinaia di oggetti materiali appartenuti alle vittime del Gulag, comprese le più di mille vittime italiane, le cui vicende sono state documentate da Memorial Italia.
Da SISSCO, Comunicato sull’invasione dell’Ucraina 28 febbraio 2022: “… Preliminare alla guerra di conquista in Ucraina è stata una stretta repressiva nei confronti della società civile russa, che sta perdendo la sua più importante organizzazione non governativa. Nel dicembre 2021 due tribunali russi hanno decretato la liquidazione rispettivamente dell’associazione Memorial Internazionale, nata negli anni Ottanta a Mosca con lo scopo di preservare la memoria delle repressioni in Unione Sovietica e di studiarne la storia, e del Centro per i diritti umani di Memorial, che in passato aveva documentato le violazioni dei diritti umani compiute dall’esercito russo in Cecenia, e aveva fornito assistenza giuridica alle vittime. Se Memorial Internazionale disturbava la manipolazione del passato a fini politici e bellici, il Centro per i diritti umani sarebbe stato uno scomodo testimone durante la guerra in Ucraina”…
Su La chiusura di Memorial Internazionale e il problema della memoria in Russia vedi il commento su “Gariwo – Online” di Giovanna Grenga, e i contenuti correlati, tra l’altro di Andrea Gullotta e di Anna Zafesova). Vedi anche: Pierre Haski, Putin vuole controllare la storia vietando Memorial, “Internazionale”, 29 dicembre 2021.
Per approfondire: L’appello di Memorial Italia: aiutiamo anche i russi, “OBC-Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa”, 17 marzo 2022
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[…] disapprovare l’operato del potere (giornalisti, oppositori, nuovi “dissidenti”, personaggi o istituzioni scomode). Poi per come trattava ceceni e georgiani, ucraini e bielorussi. Da anni la Federazione Russa in […]