Un volume su settant’anni di storia della rivista
Settant’anni fa nasceva Ricerche slavistiche, fondata da Giovanni Maver. La rivista ora ringiovanisce e si propone nuovi obiettivi. Il mese di Maggio 2023 ha visto la presentazione del volume 5 (2022) della Nuova serie (vedi l’Indice).
Dalla presentazione della rivista: “Ricerche slavistiche è la più antica rivista italiana di slavistica in attività. È stata istituita nel 1952 dal fondatore della filologia slava in Italia, Giovanni Maver, ed è stata a lungo caratterizzata dalla centralità conferita allo studio filologico dei testi, che corrisponde alla formazione di questa disciplina e alla sua articolazione nel corso del Novecento. Ora si propone come luogo di approfondimento e di dibattito scientifico in un contesto storico e culturale diverso, dove le radici e le tradizioni delle lingue e delle culture slave in Europa possono essere studiate nelle loro reciproche relazioni e nelle intersezioni con le tradizioni culturali non slave – con le culture dell’area germanica, dell’area baltica, dell’area romanza e di quella balcanica nelle sue espressioni non slave – fino a indagarne anche gli esiti contemporanei”.
“La rivista, di proprietà della Sapienza Università di Roma, ha cadenza annuale – (sia detto per inciso: che strana definizione quella della “proprietà”, trattandosi di cultura avrei scritto: “edita da”). Ogni numero ha: una sezione monografica coordinata da appositi curatori (guest-editors) e con un call for papers specifico; almeno una sezione di studi di vario argomento; una sezione di recensioni”.
“Ricerche slavistiche. Nuova serie pubblica contributi in tutte le lingue slave vive e nelle principali lingue veicolari del continente europeo, anche se vengono incoraggiati soprattutto i contributi in lingua italiana e in lingua inglese. Per la sezione monografica, invece, si accettano solo proposte in italiano e in inglese”.
Direzione
Monika Woźniak (Sapienza Università di Roma)
Redazione
Laura Quercioli-Mincer (Università di Genova) – coordinatrice Studi Ebraici
Lidia Mazzitelli (Università di Colonia) – coordinatrice area linguistica
Luca Vaglio (Sapienza Università di Roma) – coordinatore area serbo-croata e slava meridionale
Marco Biasio (Università di Padova)
Maria Bidovec (Università di Napoli l’Orientale) – coordinatrice area slovena
Ornella Discacciati (Università di Bergamo) – coordinatrice Studi Ottocenteschi
Oxana Pachlovska (Sapienza Università di Roma) – coordinatrice area ucraina e bielorussa
Raissa Raskina (Università di Cassino)
Segretario di redazione
Alessandro Achilli (Università di Cagliari)
Comitato scientifico
Anna-Marija Totomanova (Università «Sv. Kliment Ochridski» di Sofia)
Barbara Ronchetti (Sapienza Università di Roma)
Cristiano Diddi (Università di Salerno)
Georg Holzer (Università di Vienna)
Libuše Heczková (Università Carolina di Praga)
Luigi Marinelli (Sapienza Università di Roma)
Magdalena Popiel (Università Jagellonica di Cracovia)
Mateo Žagar (Università di Zagabria)
Zoran Milutinović (SSEES, University College London)
“La redazione di una rivista non è […] un’impresa facile” (Da una lettera di Giovanni Maver a Roman Pollak).
Dall’Introduzione di Monika Woźniak e Luca Vaglio sui settant’anni di storia di Ricerche slavistiche: “Il panorama odierno delle riviste italiane di slavistica è relativamente ricco e comprende periodici che spesso hanno alle spalle molti anni o alcuni decenni di attività, abbracciando diverse aree degli studi slavi e coprendo ambiti tematici vasti e variegati o, in alcuni casi, presentando una specializzazione specifica. Tuttavia, settant’anni fa, quando nel lontano 1952 Giovanni Maver fondava Ricerche slavistiche la situazione era ben diversa. Con l’Europa dell’Est situata al di là della cortina di ferro, la slavistica italiana attraversava una crisi profonda, con un numero di studenti drasticamente ridotto e con un interesse per gli argomenti slavi limitati a pochi iniziati. Grazie a Ricerche slavistiche gli studi slavi in Italia hanno ricevuto un nuovo, fondamentale impulso e si sono potuti sviluppare nei loro diversi ambiti, offrendo frutti il cui valore è stato non di rado riconosciuto anche a livello internazionale”.
Leggi tutti i contributi del volume giubilare (Vol. 5 No. 65, 2022). “Il volume si propone di ripercorrere i settant’anni di storia della rivista inquadrandola nella storia della slavistica italiana e consta di saggi che presentano i principali ambiti costitutivi degli studi inclusi in Ricerche slavistiche. Le bibliografie allegate ai saggi e l’indice dei nomi conferiscono ulteriore pregio e valore al volume”. Vedi qui i sommari di tutti i numeri dal 1952 al 2022.
Contatti ricercheslavistiche.seai@uniroma1.it
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[…] Sulla vita delle riviste ma anche sull’area detta dell’est europeo in senso ampio – Ricerche Slavistiche. Un volume su settant’anni di storia della rivista. […]