Un film cinico e ironico alla cecoslovacca, un’allegoria politica dell’era della Guerra Fredda, un seminario per discutere
Immagine di copertina.
SEMINARIO DI CINEMA «EVA ROSENBAUMOVÁ» 2022
Mercoledì 14 dicembre 2022 ore 15:00, presso il DSEAI-Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza Università di Roma, Edificio Marco Polo – Circonvallazione Tiburtina 4 – laboratorio 5, III piano
Programma
Introduzione
- Annalisa Cosentino, Sapienza Università di Roma
- L’ubica Mikušová, direttrice dell’Istituto slovacco a Roma
- Monika Carta, Istituto slovacco a Roma
- Peter Dubecký, direttore generale dell’Istituto slovacco di cinematografia, Bratislava
Discussione sul film Okupace/Occupazione/Occupation di Michal Nohejl, 2021, Repubblica Ceca; scenář/sceneggiatura/written by: Mihal Nohejl, Marek Šindelka, Vojtěch Mašek.
con la partecipazione dello sceneggiatore Marek Šindelka
SINOSSI – Dopo la prima, un gruppo teatrale si riunisce in un bar per festeggiare. Tuttavia, l’allegra riunione viene interrotta da un ufficiale sovietico ubriaco. Guarda il trailer.
Approfondimenti:
- Čierne dni / Black days (1968) di Ladislav Kudelka, Milan Černák, Štefan Kamenický, Ctibor Kováč. Testimonianza sull’intervento delle truppe del Trattato di Varsavia in Cecoslovacchia nell’agosto 1968, durata 30’, guarda qui.
Partecipano:
- Marek Šindelka, scrittore e sceneggiatore
- Libuše Heczková, Kateřina Svatoňová, Univerzita Karlova, Praga
- Peter Michalovič, Univerzita Komenského, Bratislava
- Martin Kaňuch, Slovenský filmový ústav, Bratislava
- Zuzana Nemčíková, Sapienza Università di Roma
- Gli studenti della Sapienza Università di Roma
La discussione si svolgerà prevalentemente in lingua inglese.
Vedi l’intervista di Teresa Vena al regista Michal Nohejl: “Come suggerisce il titolo, il film fa uso della satira per affrontare la tensione e l’impatto dei tempi in cui la Cecoslovacchia era sotto occupazione da parte delle truppe del Patto di Varsavia nel 1968 (…) La maggior parte dei film cechi di quel periodo sono grigi, senza alcun colore. Insieme al direttore della fotografia, abbiamo deciso che volevamo assolutamente che il film fosse pieno di colori. Anche la location ci ha portato in questa direzione”.
Vedi la recensione del film in inglese: Nel film “si intravede una vena rivelatrice di un tipo di autodisprezzo particolarmente ceco: «Non siamo altro che merda sul fondo della scarpa della storia», dice un personaggio verso la fine”.
Il paradosso della storia: “siamo stati liberati dalla dominazione tedesca da una nazione che, quindici anni dopo, ha fatto essenzialmente la stessa cosa. Inoltre, il confronto dei personaggi principali con il tema dell’eroismo avviene in un ambiente chiuso, e l’atmosfera si addensa ancora di più. Il debutto a basso costo di Michal Nohejl è un inizio promettente per la sua carriera di regista” (Letní filmová škola).
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[…] Il 14 dicembre 2022 si è tenuto all’Università La Sapienza di Roma, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali (SEAI), nel corso del seminario di cinema «Eva Rosenbaumová» 2022, un incontro con lo scrittore e sceneggiatore ceco Marek Šindelka. […]