A proposito di multiculturalismo e città cosmopolite
Charles King, Odessa, Splendore e tragedia di una città di sogno, traduzione di Cristina Spinoglio, Einaudi 2013
Dalla scheda dell’Editore: “Insieme storia ed elegia, Odessa è la cronaca suggestiva di una metropoli cosmopolita e della sua straordinaria capacità di risorgere dalle catastrofi alle quali fu sempre tragicamente esposta. Da Aleksandr Puskin a Isaak Babel’, dal rinnegato sionista Vladimir Jabotinskij al grande regista sovietico Sergej Ejzenstejn, fin dalla sua fondazione nel Settecento la città di Odessa fu un leggendario punto di incontro e fusione di etnie, fedi religiose, costumi e avanguardie politiche, artistiche e culturali. Basata su fonti di prima mano, questa storia del grande porto sul Mar Nero ricostruisce l’epopea di una città fantastica, sempre in bilico tra grandezza e autodistruzione, teatro nel corso della Seconda guerra mondiale dell’efferato sterminio della sua immensa comunità ebraica”.
Il libro
“A partire dalla sua fondazione, nel 1794, fino a oggi, Odessa ha lottato per sopravvivere tra i due opposti poli del successo e dell’autodistruzione. Come molte altre vivaci città portuali e come molti tessuti urbani multiculturali, essa ha sempre liberato i suoi demoni più vitali, quegli spiritelli che incarnano le muse palpitanti della società metropolitana e i creatori instancabili dell’arte e della letteratura. Spesso, tuttavia, ha lasciato emergere anche i lati più oscuri, quelli che stanno in agguato nei vicoli e bisbigliano parole di odio religioso, invidia di classe e vendetta etnica. Quando tutto andava per il meglio, Odessa era in grado di formare artisti e intellettuali il cui talento seppe illuminare il mondo. Quando invece tutto crollava, il nome della città divenne sinonimo di fanatismo, antisemitismo e bieco nazionalismo. Questo libro segue l’arco della storia di Odessa sin dagli albori della sua esplosione urbanistica, passando dalle tragedie che hanno costellato il XX secolo, fino a quella che si può considerare la sua consacrazione al regno del mito e della leggenda. Intende tracciare la storia attraverso cui generazioni di odessiti, nativi o trapiantati, hanno costruito una città con un assetto unico nel suo genere, un luogo chiamato a diventare il porto più ambito della Russia e la fonte di ispirazione di scrittori come Aleksandr Puskin e Isaak Babel’. La storia della città si intreccia con quella di alcune vite individuali emblematiche, celebri od oscure, che l’hanno resa la patria prediletta di ebrei, russi, ucraini e molti altri.
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[…] arte, teatro e finanza, dal 2017 vive e lavora nella cosiddetta “Praga sul mare”, Odessa, https://www.poloniaeuropae.it/odessa-splendore-e-tragedia/, una città che da sempre viene vista come un gioiello architettonico, il centro della satira e […]