Il primo libro di Angelo Maria Ripellino, che lo condurrà alle alchimie di Praga
Angelo Maria Ripellino, Storia della poesia ceca contemporanea, a cura di Annalisa Cosentino, Marsilio, maggio 2022.
Dalla nota dell’Editore:
“Con la Storia della poesia ceca contemporanea (1950), pochi fortunati lettori italiani vennero a conoscenza di un ricco universo culturale, comprendente poesia, estetica, critica letteraria, arti figurative: trattava non solo della poesia ceca, ma dell’intera cultura praghese della prima metà del Novecento, che lo stesso Ripellino aveva da poco cominciato a scoprire, rimanendone affascinato e restituendone l’immagine – testimoniata anche dalle diciannove riproduzioni di quadri – in un resoconto intenso, innovativo, documentato e penetrante. La Storia viene qui riproposta nella veste originale, per il suo grande valore documentario e per il fascino che queste pagine conservano intatto”.
“L’obiettivo delle note a questa edizione – spiega Annalisa Cosentino – è principalmente quello di rendere manifesta la genesi della trattazione e illustrare la formazione del metodo critico e storico-letterario ripelliniano”.
Vedi anche una scheda del 2019 sul libro, qui tradotta dall’inglese:
“La Storia della poesia ceca contemporanea, il primo libro del boemo e russo italiano Angelo M. Ripellino, apparve in quattrocento copie numerate a Roma nel 1950. Era un periodo in cui molti dei poeti, dei critici e degli artisti di cui l’autore scriveva erano perseguitati dal regime comunista e se ne andavano nel dimenticatoio. Troviamo questo studio di settant’anni fa interessante oggi non tanto per il suo contenuto quanto per il suo stile e la sua composizione. La comprensione e l’interpretazione della cultura ceca da parte di Ripellino è modellata dal legame tra arte e letteratura (il libro, dedicato a “Ela e agli amici del Gruppo 42”, contiene 19 riproduzioni di quadri). È qui che il giovane studioso applica per la prima volta un metodo critico che rimane in gran parte suo, e che diventerà una caratteristica centrale del suo “romanzo-saggio” Praga magica (1973). Ripellino costruisce il suo discorso come un mosaico di meditazioni critiche, citazioni e contributi, e non è un caso che dopo molti anni Ripellino inizierà Praga magica con un riferimento ad Arcimboldo come suo maestro – un pittore che ha imparato a conoscere attraverso Karel Teige. La Storia della poesia ceca contemporanea rappresenta una sorta di precursore in embrione di Praga magica, un’opera che Ripellino pensò inizialmente di chiamare Alchimia di Praga – riferimenti all’”alchimia della città” si trovano in tutta la Storia della poesia ceca contemporanea. Il presente libro coincide con la pubblicazione della corrispondenza di Ripellino con poeti e artisti cechi Do vlasti české, editor A. Cosentino (“Alla patria ceca”) e il catalogo della mostra realizzata dal Museo Kampa Praha byla krásnější než Řím (“Praga era più bella di Roma”).
Dal Catalogo storico delle Edizioni E/O l’edizione del 1981, a cura di Alena Wildová-Tosi e Jitka Křesálková, con la copertina di Sergio Vezzali.
La prima edizione per le Edizioni d’Argo, 1950.
Di Annalisa Cosentino vedi anche la nota sulla Nuova poesia ceca pubblicato su “Semicerchio, rivista di poesia comparata”, n. XX, 2005, pp. 3-4.
In precedenza Annalisa Cosentino aveva tra l’altro curato L’identità culturale europea nella tradizione e nella contemporaneità, Udine, Forum 2004. Vedi la recensione di Luisa Passerini.
Angelo Maria Ripellino (Palermo 1923- Roma 1978) è stato traduttore, poeta e slavista, professore di Letteratura russa e di Letteratura ceca all’Università di Roma. Ha presentato per primo in Italia le poesie di Borís Pasternàk e la prosa di Andrej Belyj, oltre a un gran numero di altri scrittori slavi, tra i quali i poeti boemi Holan e Halas. Tra le sue opere ricordiamo: Storia della poesia ceca contemporanea (1950), Poesia russa del Novecento (1954), Majakovskij e il teatro russo d’avanguardia (1959), Poesie di Chlébnikov (1968), Il trucco e l’anima. I maestri della regia del taatro russo del Novecento, Praga magica. Teatro e requiem (1973), che gli valse il Premio Libro dell’anno. Le sue poesie sono pubblicate in due volumi: Poesie prime e ultime (Aragno 2006) e Notizie dal diluvio. Sinfonietta. Lo splendido violino verde (Einaudi 2007).