Poesie tra dialoghi e letture
di Matteo Annecchiarico
Martedì 19 marzo 2024 alle ore 14:00 la poetessa slovacca Mária Ferenčuhová sarà ospite presso l’Università Sapienza di Roma, sede Vetrerie Sciarra in Via dei Volsci 122, Aula C, 1° piano. Dialogherà con gli studenti di lingua e letteratura slovacca durante un incontro aperto anche a tutti gli interessati e coordinato dalla dott.ssa Zuzana Nemčíková, lettrice di slovacco della Sapienza. All’incontro con la scrittrice parteciperanno anche Annalisa Cosentino, docente di lingua e letteratura ceca e slovacca presso la Sapienza, Peter Feranec, direttore dell’Istituto Slovacco a Roma, e la lettrice di lingua e cultura slovacca Zuzana Kubusová con gli studenti dell’Università di Bologna (Forlì).
Mária Ferenčuhová (1975) è una poetessa slovacca, critico e teorico del cinema. Traduce dal francese (M. Houellebecq, P. Virilio, A. Nothomb), per la sua traduzione del romanzo Rozšírenie bojového poľa (Estensione del dominio della lotta) di Michel Houellebecq riceve nel 2019 il premio Ján Holý – il più alto riconoscimento nel campo della traduzione artistica in Slovacchia. Mária Ferenčuhová è anche redattrice della rivista di cinema Kino-Ikon, e ha lavorato per alcuni anni presso la Facoltà di Cinema e Televisione dell’Accademia di Arti dello Spettacolo di Bratislava, dove ha insegnato teoria e storia del film documentario. Nel 2003 debutta con la raccolta di poesie Skryté titulky [Sottotitoli attivi], alla quale sono seguite le raccolte Princíp neistoty [Principio d’incertezza], 2008; Ohrozený druh [Specie a rischio], 2012; Imunita [Immunità], 2016, e Černozem [Terra nera], 2020. Le sue poesie sono state pubblicate su molte riviste e antologie, sia in patria che all’estero. Mária Ferenčuhová è considerata una delle voci più importanti della letteratura slovacca contemporanea, sia grazie al carattere distintivo della sua poesia, sia in virtù dei temi e degli argomenti che quest’ultima tratta, capaci di toccare alcuni dei punti nevralgici del nostro tempo.
Sempre a Roma, giovedì 21 marzo 2024 alle ore 18:030 presso l’Accademia d’Ungheria in Roma, Mária Ferenčuhová parteciperà, in occasione della Giornata mondiale della poesia, all’undicesima edizione de L’Europa in versi, evento annuale durante il quale diversi poeti provenienti da vari paesi europei vengono invitati nella Capitale per riunirsi assieme e leggere i loro componimenti, ciascuno nella propria lingua madre.
- AUSTRIA – Margret Kreidl
- BULGARIA – Alexandrina Valenti
- FIANDRE- Inge Braeckman
- ITALIA – Sacha Piersanti
- LITUANIA – Patricija Gudeikaitė
- POLONIA – Malgorzata Lebda
- PORTOGALLO – Margarida Vale de Gato
- REPUBBLICA CECA – Kateřina Rudčenková
- ROMANIA – Ruxandra Cesereanu
- SERBIA – Radoman Kanjevac
- SLOVACCHIA – Mária Ferenčuhová
- SLOVENIA – Andreina Trusgnach
- SPAGNA – Luis Alberto de Cuenca
- SVIZZERA – Matteo Ferretti
- UCRAINA – Oksana Stomina
- UNGHERIA – Vince Fekete
A rappresentare la Slovacchia sarà quest’anno proprio la scrittrice Mária Ferenčuhová, che leggerà una selezione di poesie tratta dalle sopramenzionate raccolte Imunita e Černozem, tradotte dagli studenti delle università di Roma e di Bologna sotto la supervisione della dott.ssa Zuzana Nemčíková e del prof. Ivan Šuša, curatori di una recente Antologia della letteratura slovacca contemporanea (2023), contenente, assieme a quelle di altri autori contemporanei, anche delle traduzioni inedite di alcune poesie di Mária Ferenčuhová.
Nel frattempo, e con la gentile concessione dell’autrice, vi presentiamo in anteprima uno dei componimenti che verrà letto durante l’evento:
multiverzum
čo myslíš
kto zastavil mŕtvych
tvoj pohár voda
obradné gestá ruka
vlasy na zemi
kto určil hranicu medzi skupenstvami
a bezpečne ťa zachytil do siete
naozaj si myslíš
že ty?
[že iba
ty si ty?]
dych
chvejúci sa v priestore
záblesk
nič
alebo niečo iné
(Černozem, 2020)
multiverso
chi pensi
abbia fermato i morti
il tuo bicchiere l’acqua
i gesti solenni la mano
i capelli a terra
chi ha stabilito la soglia tra gli stati della materia
e ti ha preso in modo sicuro nella rete
pensi veramente,
che sia tu?
[che solo
tu sei tu?]
il respiro
tremolante nello spazio
un lampo
niente
o qualcosa di diverso
(Černozem, 2020)
Traduzione di Gaia Cantucci sotto la supervisione di Zuzana Nemčíková.
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