Grande retrospettiva di Grzegorz Rosiński a Varsavia
Già fa sensazione in Polonia la grande mostra retrospettiva dedicata a Grzegorz Rosiński w ilustracjach (Grzegorz Rosiński nelle illustrazioni), aperta dal 15 giugno all’8 settembre 2024 presso il Pałac Kultury i Nauki (Palazzo della Cultura e della Scienza) di Varsavia, Sala Skłodowska, 4° piano. Mostra aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 dal 15 giugno all’8 settembre 2024, vedi.
Autrice della mostra è Maria Lengren, il curatore è il pittore Piotr Rosiński, figlio e stretto collaboratore di Gregorz. La mostra è accompagnata da un catalogo con un testo di Wojciech Birk, traduttore di lunga data dei fumetti di Grzegorz Rosiński. La mostra era già stata ideata, concepita e allestita (ottobre 2023-maggio 2024) presso il Centro EC1 per il fumetto e la narrazione interattiva di Łódź (vedi). Al Centro EC1 Rosiński nel 2021 ha tra l’altro donato parte della sua produzione artistica. La mostra presentata Varsavia è organizzata dal Museo della Caricatura Eryk Lipiński di Varsavia (vedi).
Vedi un’introduzione panoramica alla Mostra e alla creatività di Rosiński, qui due video.
La mostra presenta oltre 400 manufatti originali che permettono ai visitatori di immergersi nell’immaginario e nel mondo del lavoro di uno dei più grandi disegnatori di fumetti europei, considerato un “autore classico”, un Maestro del canone del fumetto europeo, che lui stesso ha contribuito a innovare. Sono esposte copertine di libri per adulti e per bambini, dischi, fumetti, manifesti, disegni (alcuni giovanili di pubblicazioni scolastiche e degli scout), schizzi, tavole, stampe, illustrazioni (anche alcune rifiutate dagli editori), racconti grafici e dipinti dell’artista. Le opere, molte quelle meno note, sono giunte a Varsavia da tutta Europa. Sono rappresentative della sua prolifica e lunga carriera di fumettista, grafico e pittore (anche co-fondatore di riviste). E documentano tutti gli stili nei quali ha lavorato (matita, china, pennello, acquarello, olio, piccoli e grandi formati, su carta, su tela, tratto preciso oppure evocativo, bianco e nero, colore). Attraverso il prisma della sua produzione artistica e degli eventi che l’hanno plasmata, la mostra racconta anche la vita creativa e personale di Grzegorz Rosiński che per decenni ha goduto dello status di autore di culto in Polonia, poi di star internazionale. La sua arte attinge peraltro al patrimonio molto polacco-europeo espresso in valori quali umanesimo, libertà e solidarietà.
Grzegorz Rosiński (nato nel 1941), nel 1968 pubblica il suo primo fumetto, Diadem Tamary, in una serie dedicata a Kapitan Żbik. L’ideatore della serie e creatore del personaggio di Kapitan Żbik è Władysław Krupka, avvocato di formazione, poliziotto di professione e sceneggiatore di fumetti per vocazione. Le sceneggiature sono scritte, tra gli altri, dalle giornaliste di “Polityka” Wanda Falkowska e Barbara Seidler, oltre che da Anna Kłodzińska, autrice di popolari romanzi sulla milizia. La serie, spesso traboccante di propaganda, è un vero e proprio fenomeno di massa nella Polonia comunista (PRL). Tra il 1967 e il 1982 escono 53 numeri per un totale di oltre 11 milioni di copie. Capitan Żbik – soprattutto quando disegnato da Rosiński (negli anni 1969-1973) – ha “la modesta eleganza di un intellettuale comunista, impeccabile ma privo di stravaganze”, rispettoso della legge, ma che non esita a infrangerla in buona fede quando il caso lo richiede. Nonostante sia circondato da belle donne (soprattutto il tenente Ola), Żbik è troppo assorbito dal suo lavoro per avere una vita personale. Insomma, una sorta di James Bond del comunismo polacco.
Capitan Żbik, alcuni titoli della serie pubblicati nel 1970, fonte.
Nel 1976 Grzegorz Rosiński pubblica il suo primo fumetto in Belgio, Le Piège, sul settimanale “Le Journal de Tintin”. Incontra allora Jean Van Hamme. Sempre su “Le Journal de Tintin” nel 1977 viene pubblicato il primo episodio della serie Thorgal, fumetto creato a due teste: quella polacca, appunto, del disegnatore (fino al n. 36) Grzegorz Rosiński e quella belga dello scrittore e sceneggiatore (fino al n. 29) Jean Van Hamme.
Thorgal diventa presto un classico della bédé fantastica e d’avventura. Il protagonista è Thorgal Aegirsson, detto “il figlio delle stelle”. La storia è ambientata tra i vichinghi e presenta, oltre a frequenti richiami alla mitologia norrena, anche numerosi spunti di fantascienza. Le trame liberamente medioevali (ma in effetti non appartenenti a nessun tempo né luogo) sono inizialmente pensate per passare tra le maglie della censura alla frontiera polacca. Come spiegò in seguito Rosiński: “eliminammo tutte quelle cose con cui si equipaggia un eroe per conquistare il mondo (…) lasciammo solo l’uomo e la natura, le lotte contro le avversità che tutti conosciamo (…) Nessuno pensava che una cosa del genere potesse essere fatta in un fumetto”.
Thorgal – Tome 9 – Les Archers, fonte
Thorgal – Kriss de Valnor 2 – cover sketch, fonte.
Mentre avvia la collaborazione anche con il settimanale “Spirou” (firma col pseudonimo di Rosek il primo episodio della serie La croisière fantastique), nel 1980, sempre sul settimanale “Tintin”, viene pubblicato il primo episodio della serie Hans (Yans).
Hans, vol. 1, fonte.
Dopo il colpo di Stato del generale Jaruzelski (dicembre 1981) all’artista è impedito di inviare le sue tavole in Belgio. Nel 1982, Rosiński e la sua famiglia emigrano dalla Polonia e si stabiliscono a Bruxelles. Nel 1986 il disegnatore pubblica il primo episodio della graphic novel Le Grand Pouvoir du Chninkel (Chninkel), sul mensile “[A Suivre]”. Realizzata interamente in bianco e nero, la storia rivisita i miti dell’umanità mettendo in luce un antieroe in un mondo dilaniato dalla guerra e dalle lotte di potere.
Le grand pouvoir du Chninkel, Planche originale (1988), Encre de Chine, fonte.
Nel 1989 Rosiński si trasferisce in Svizzera, dove negli anni successivi, realizza nuove serie (Complainte des landes perdues; La vengeance du Comte Skarbek) e nuovi album (Western). Pur essendosi ritirato, ancora oggi è un “ricercatore” di forme e metodi espressivi, molto attivo nel “creare immagini”, soprattutto pittoriche, pronto a inabissarsi nei “propri universi immaginativi”. Vedi la densa intervista pubblicata da Jacek Cieślak, su „rp.pl” (12.06.2024), qui. Vedi anche la sua intervista con François Rissel (24.08.2022), qui (ricca peraltro di foto interessanti).