Cortometraggi con brevi, talvolta lievi o folgoranti idee
Oggi 20 giugno 2022 Giornata Mondiale del Rifugiato. Anche in Italia l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati “celebra il coraggio, la forza e la resilienza dei milioni di persone costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni, e ribadisce il loro diritto di essere protette e di ricostruire la propria vita in dignità, chiunque siano e da qualsiasi luogo provengano, sempre”. Giustamente osserva l’UNHCR: “la protezione non si esaurisce nell’accesso all’asilo, ma si manifesta concretamente attraverso un processo equo di integrazione sociale ed economica nel paese di accoglienza”, attraverso “soluzioni durature e sostenibili che permettano ai rifugiati di superare i traumi, mettere a frutto il proprio talento e contribuire al paese che li ha accolti”, attraverso “l’accesso effettivo ai diritti, l’integrazione e l’inclusione sociale”, compiti che sono “responsabilità di tutta la società nel suo complesso”, e ciò significa che “solo lavorando insieme – governo, società civile e settore privato – possiamo fare la differenza”. Interessante al riguardo il Progetto “La Bellezza dell’integrazione” del CIR, il Consiglio Italiano per i Rifugiati, che opera con l’obiettivo di difendere i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo.
Tra le varie iniziative del Consiglio Italiano per i Rifugiati due richiamano l’attenzione. Come molte associazioni no profit, anche il CIR si è attivato per l’emergenza umanitaria provocata dalla guerra della Russia in Ucraina, con un’attenzione particolare ai minori, un tema sempre più cruciale per molte organizzazioni. Da rilevare la valutazione critica del CIR su come l’Italia si è attivata per garantire una protezione immediata ai profughi in fuga all’Ucraina.
La seconda iniziativa del Consiglio Italiano per i Rifugiati – che colpisce per originalità, efficacia, suggestione – è il concorso per cortometraggi “Fammi Vedere” ideato nel 2014 da Roberto Zaccaria, Presidente del CIR, con l’intento di “andare oltre i numeri, per dar conto delle persone. Se un tema non è illuminato non c’è, ecco perché bisogna illuminare la realtà dei rifugiati e dei richiedenti asilo, perché solo illuminandoli, facendoli vedere con linguaggi contemporanei, si potrà portare il messaggio ad altri. E il messaggio sono le brevi, talvolta lievi o folgoranti idee di questi racconti che richiamano emozioni ma anche parlano alla testa, stimolano l’intelligenza: le immagini possono giocare un ruolo educativo essenziale”.
Rispetto a una delle tragedie del nostro tempo (oltre 100 milioni di profughi nel mondo), in un’epoca in cui nessuno ha tempo, il format dei cortometraggi può in effetti risultare estremamente efficace per sensibilizzare le coscienze e richiamare alle responsabilità collettive e individuali. Il concorso “Fammi vedere” prevede la realizzazione di cortometraggi della durata massima di 120 secondi su temi riguardanti il mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati, nonché gli aspetti legati all’accoglienza e all’integrazione delle persone che fuggono da persecuzioni e che cercano protezione in Italia. Di seguito gli 11 finalisti dell’edizione 2022:
- La porta, di Gianfranco Loffarelli (vincitore edizione 2022 e già vincitore edizione 2014), vedi
- Travel, di Tommaso Papetti (ed. 2014), vedi
- Philomene, di Diego Monfredini (ed. 2014), vedi
- Frontiers, di Hermes Mangialardo (ed. 2015), vedi
- Fireworks, di Giulia Tata (ed.2016), vedi
- Kilimbaya, di Irene Conti Mosca (ed. 2017), vedi
- Buonanotte, di Caterina de Mata (ed. 2018), vedi
- Virtual Land, di Giovanni Troia e Stefania Soellner (ed.2019), vedi
- Sandsigns, di Hermes Mangialardo (2018), vedi
- Samia, di Monica Guerritore (2014), vedi
- Teddy Bear, di Hermes Mangialardo (2017), vedi
Di Hermes Mangialardo si segnalano, tra altri corti e videoclip, il recente e possente Un pugno di terra (2022) legato alle vicende ucraine ma di significato universale, vedi; e Una storia invisibile (campagna CIR 2018), vedi. Inoltre, Palla Prigioniera (vincitore del progetto MigrArti 2018), vedi. E One day in July (2015), vedi.
Di seguito altri corti del concorso “Fammi vedere” tra quelli disponibili online:
2019
- Fammi vedere di Erica Muraca (2019), menzione speciale
2018
- Lo Zoo di Francesco Felletti, 2 classificato
- Enea di Lorenzo Vitrone, 3 classificato
- Oumar di Federico Betta, 4 classificato
2017
- Una storia tante storie di Davide Salucci, 2 classificato
- Consciousness di Alessandro Bigardi, 3 classificato
2016
- Omar di Massimo Cerbera (2016), 1 classificato
- Orizzonti di Sipolo & Ganke (2016), 3 classificato
- No country di Paolo Bandinu (2016), fuori concorso
2015
- Sentimenti e desideri di un rifugiato di Gabriele Pangallo, 2 classificato
- il rifiuto di Souleymane Dia, 3 classificato
2014
- Ali il rifugiato di Valerio Cataldi, fuori concorso
- Nuru di Lucilla Mininno, fuori concorso