Nazionalismo e imperialismo nella storia russa
Juliette Cadiot, Le laboratoire impérial. Russie-URSS 1860-1940, CNRS Éditions 2007, in francese
Come catalogare, controllare e governare uno spazio plurietnico e/o plurinazionale composto da territori eterogenei?
Dalla Scheda dell’Editore: “Alla fine del XIX secolo, studiosi e politici in Russia e in tutta l’Europa orientale erano molto interessati alla “definizione” della nazionalità. In Russia, il censimento del 1897 fu il primo passo verso un nuovo trattamento della questione nazionale. Questa questione ha dato luogo a dibattiti tra etnologi, linguisti, politici, amministratori e “nazionali” dalla Russia zarista all’URSS di Stalin, dalla russificazione zarista all’istituzione di un passaporto e alla repressione delle nazionalità sospette. Questo libro, basato su archivi aperti di recente, sfida molti preconcetti”.
Recensione di Willard Sunderland, in inglese.
Recensione di Morgane Labbé, in francese.
Per approfondire:
Juliette Cadiot. Dominique Arel. Larissa Zakharova, Cacophonies d’empire. Le gouvernement des langues dans l’Empire russe et l’Union soviétique, CNRS Éditions 2010, in francese
Dalla scheda dell’Editore: “I costruttori dell’impero russo, e più tardi dell’URSS, hanno dovuto imparare a governare una popolazione multietnica che parlava più di cento lingue. Gradualmente, questa cacofonia fu trasformata in modi che combinavano la ricerca dell’assimilazione con il rispetto della diversità linguistica. Esaminando la storia della regolamentazione linguistica nello spazio precedentemente dominato dalla Russia, questo libro si concentra sulla costruzione degli Stati russo e sovietico, ma anche sulle eredità di questa storia negli Stati che sono emersi dalla rottura di questi imperi. Questo libro evidenzia l’importanza delle riflessioni e dei tentativi intellettuali, scientifici e politici di questa parte del mondo, un’esperienza che ha portato all’alfabetizzazione di massa e alla trasformazione di una popolazione multilingue attraverso l’introduzione della parola scritta. Progetti spesso radicali, utopici e modernizzanti, furono portati avanti da molte élite: “nazionalisti” e bolscevichi fecero del linguaggio uno strumento di trasformazione sociale e politica essenziale per i loro piani di riforma delle società.
Utilizzando archivi inediti, questo libro esplora le forme di intervento sulle lingue come processi complessi di interazione tra lo Stato, gli studiosi e le società”.
Recensione di Elena Simonato Kokochkina, in francese.