Gli interventi e i commenti di ricercatori e analisti dello IAI
La situazione della guerra della Russia all’Ucraina è in continua evoluzione. Si segnala al riguardo un utile strumento di consultazione e di aggiornamento. Gli interventi di ricercatori e analisti IAI (Istituto Affari Internazionali) sulla guerra in Ucraina sono online nella timeline dedicata sul sito di AffarInternazionali, dove si possono ritrovare, in ordine cronologico.
Tra i tanti appunti possibili, alcune citazioni di Nona Mikhelidze, qui a Money.it: “Il conflitto non si fermerà nemmeno con l’arrivo dell’inverno. Anche se è iniziata la stagione delle piogge e le temperature stanno calando, le condizioni meteo peggiorano la situazione per tutte e due le parti, ma l’arrivo dell’inverno allunga i tempi, io mi aspetto che in primavera staremo qui a parlarne ancora”.
E qui a Insideover, sulla strategia di Mosca: è “Quella di influenzare la nostra opinione pubblica. Prima con il ricatto del gas, ora con lo spettro del nucleare, l’obiettivo del Cremlino è quello di portare gli europei, in parte già stanchi per gli effetti negativi del conflitto, a fare pressione sui governi per ritirare il sostegno all’Ucraina”. E sul sistema russo: “è un sistema talmente chiuso che è difficile davvero prevedere cosa succederà”.
E qui ad Adnkronos: “una volta conclusi questi finti referendum, quello che accadrà sarà l’incorporazione e si ripeterà lo scenario della Crimea”, annessa nel 2014 dalla Russia. Così Putin “uccide il negoziato” perché “una volta incorporati” questi territori non verranno poi messi sul tavolo di un’eventuale difficile trattativa e “i referendum servono per portare avanti il ricatto nucleare” (…) “Ora “a questo ricatto del gas, [Putin] aggiunge il ricatto nucleare (…) tutto quello che vedremo da oggi sarà un terrore psicologico sull’uso del nucleare”. In questo ‘schema’ l’”incorporazione dei territori” ucraini dopo i referendum serve al leader del Cremlino perché un’eventuale controffensiva ucraina “sarà percepita come un attacco sul territorio russo”. E’ qui che Putin agita lo spettro nucleare. “Se l’integrità territoriale del nostro Paese sarà minacciata – ha detto Putin – useremo certamente tutti i mezzi a nostra disposizione per proteggere la Russia e il nostro popolo. Non è un bluff”. “Ha voluto sottolineare che non è un bluff” e – osserva Nona Mikhelidze – questo dice molto della “situazione precaria” in cui si trova il presidente russo, dal momento che lascia intendere che “lui stesso ha la sensazione che le sue minacce non siano più percepite come reali”.
Ascolta qui il podcast del 22 Settembre 2022 di “Affari Internazionali”, rivista online dell’Istituto Affari Internazionali, su: Il discorso di Vladimir Putin e lo spettro del nucleare, con Nona Mikhelidze ed Ettore Greco. I loro interventi sono andati in onda su Radio Radicale nella trasmissione “Spazio transnazionale” curata e condotta da Francesco De Leo.
Nella serie dei podcast di “Affari Internazionali” ascolta qui anche il podcast del 31 Agosto 2022 su: Mikhail Gorbaciov, ultimo leader sovietico, di Andrea Romano.