Da un film non finito quasi scomparso a un film con un asino in viaggio per l’Europa
Lorenzo Costantino e Bogumiła Serwińska, che ringraziamo, hanno segnalato alcuni film polacchi degni di attenzione, con i quali chiudiamo l’anno 2022.
Il primo è Na srebrnym globie / On the Silver Globe (Polonia, 1988, col., 157′, versione restaurata nel 2017). E’ il film-cult di fantascienza diretto da Andrzej Żuławski, la cui proiezione è stata tra gli eventi speciali della XXI edizione del Rome Independent Film Festival (21-24 novembre 2022). Il Focus sulla Polonia del Festival è stato realizzato in collaborazione con l’istituto Polacco a Roma e con la scuola di film LODZ e il Polish Film Institute.
Dalla scheda di presentazione: “Un gruppo di astronauti in cerca di libertà e felicità lascia la Terra. Atterrando su un pianeta sconosciuto, iniziano a costruire una nuova civiltà. Il leggendario film di fantascienza del compianto Andrzej Żulawski, uno dei registi polacchi più controversi del cinema europeo, salutato fin dal suo debutto come autore iconoclasta, provocatore e visionario. Bloccato dalla censura alla fine delle riprese, il film fu completato nel 1988 con l’inclusione della voce fuori campo del regista al posto delle scene mancanti, per essere presentato in anteprima al Festival di Cannes nel 1988, dove fu accolto con una standing ovation”.
- Vedi il trailer (durata 1’27).
- Vedi la clip (durata 1’44).
- Altra clip (durata 1’19).
- Ancora altra clip (durata 2’17).
- Altri estratti qui (durata 2’23) e qui (durata 2’50) e qui (durata 3’03) e qui (durata 4’).
- Titoli di coda con musica “Glob III” di Andrzej Korzyński, brano già utilizzato da Xavery Żuławski nel suo film Mowa Ptaków (il discorso degli uccelli) su sceneggiatura del padre Andrzej Żuławski.
Dalla scheda del Lincoln Center: “Dopo 16 anni di assenza, Andrzej Żuławski è tornato al cinema polacco con Sul globo d’argento, che si è rivelato il progetto più ambizioso e difficile della sua carriera. La più grande produzione polacca di tutti i tempi quando le riprese sono iniziate nel 1976, è stata bloccata dal Ministero della Cultura per due anni a causa della sua presunta sovversività, prima di essere finalmente ricostituita e completata dopo la caduta del comunismo più di un decennio dopo. L’epopea fantascientifica che ne deriva segue un gruppo di astronauti che, dopo un atterraggio di fortuna sulla Luna, creano una nuova società. Mentre la prima generazione si estingue, i loro figli escogitano nuovi rituali e mitologie per strutturare la civiltà emergente, finché non arriva un politico dalla Terra che viene acclamato come il Messia… Un film maudit inesauribilmente inventivo e coinvolgente che crea letteralmente un nuovo mondo cinematografico. Sul globo d’argento è forse l’espressione più grandiosa della visionaria arte di Żuławski. Questo film, raramente proiettato, viene riproposto in un nuovo restauro digitale, approvato personalmente da Żuławski e dal direttore della fotografia Andrzej Jaroszewicz, per gentile concessione del Polish Film Institute. Un’uscita del Film Studio KADR”.
Scrive Mark Reeder: “Sul globo d’argento è, a mio parere, il capolavoro di Żuławski È così impressionante e sicuramente uno dei miei film preferiti di tutti i tempi. È uno di quei film che si possono guardare più e più volte. È un tipo di film di fantascienza molto particolare e non ha nulla a che vedere con quello che l’Occidente avrebbe prodotto, o avrebbe potuto produrre, soprattutto negli anni ’70 e ’80. Non è certo un film di fantascienza come Guerre stellari, ma è più simile allo stile astratto e serio che si trova in film come 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (vedi il trailer, durata 3’57) o THX1138 di George Lucas (vedi il trailer, durata 2’59; e vedi questa sintesi, durata 15’). Tutte le immagini di Sul globo d’argento sono eccezionali e il film merita un restauro in 4K (…) Na srebrnym globie è basato su una storia scritta da suo padre ed è stato ovviamente un lavoro d’amore per Żuławski, che ha impiegato circa 10 difficili anni per completarlo, dal 1976 al 1986, dopodiché è stato ritirato. Żuławski fu sconvolto quando una draconiana censura comunista fece distruggere un quinto del suo film e cercò di cementare le immagini con bizzarri filmati esplicativi (che non fanno altro che rendere il film ancora più disarticolato). Il film è rimasto inedito fino alla metà degli anni ’90 e nel frattempo sono state pubblicate in dvd versioni bootleg scadenti. Ogni immagine di questo incredibile film è accattivante. Ha una fotografia mozzafiato e un’atmosfera che viene esaltata solo dalla magnifica colonna sonora di Andrzej Korzyński, che mescola la classica con lo space rock alla sua maniera orientale. Altamente raccomandato!”.
- Recensione di Lorenzo Quarta.
- Video analisi del film di Renegade Cut (durata 8’).
- Video recensione di Jonah Izyk (durata 30’36).
Andrzej Żuławski (1940-2016), nato a Leopoli (Lviv’), è stato regista, scrittore, sceneggiatore e attore polacco. Poco dopo la guerra emigrò con la famiglia in Francia. Diplomato alla prestigiosa scuola di cinematografia di Parigi, ha studiato anche alla Sorbona presso la Facoltà di Filosofia. Dopo essere tornato in Polonia, è stato editore della rivista “Film” e assistente alla regia di Andrzej Wajda. È uno dei registi polacchi più controversi, conosciuto per Il diavolo (1972), Possession (1981), La note bleue (1991), La sciamana (1996) e La Fidélité (2000).
- Per un breve ritratto di Żuławski vedi qui.
- Per le schede critiche su tutti i suoi film vedi qui e qui e qui.
- Per un’analisi della filmografia di Żuławski vedi la ricca recensione di Alessandro Cappabianca.
- La nota di Renato Loriga.
- Per una carrellata audiovisiva tratta dai suoi film vedo il montaggio di Eddie Lensweiger (durata 7’35).
Sempre alla XXI edizione del Rome Independent Film Festival, per la prima volta in Italia è stato mostrato il film documentario di Kuba Mikurda Ucieczka na Srebrny Glob / Escape to the Silver Globe (Polonia, 2021). Il documentario “racconta l’epopea incompiuta di Andrzej Żuławski e del suo colossal di fantascienza On the Silver Globe, un film censurato e acclamato dalla critica come uno dei migliori film di fantascienza della storia del cinema. Il film di Kuba Mikurda ne rievoca la storia e l’atmosfera in cui si realizzavano i film nella Polonia degli anni ’70. La proiezione, è un documento sul più grande mistero e sul sogno ambizioso del cinema polacco di realizzare un film di fantascienza dal respiro internazionale, capace di competere con la cinematografia americana”.
Dalla scheda di presentazione: “Anno 1975. Dopo alcuni anni di immigrazione forzata, il giovane regista Andrzej Żuławski torna in Polonia. La sua situazione in Polonia è incerta. La cosa peggiore è che la sua famiglia si disintegra: la moglie Małgorzata Braunek chiede il divorzio. Per rafforzare la sua posizione, Żuławski intraprende un’impresa titanica: progetta di realizzare Sul globo d’argento, un’epopea fantascientifica e il più grande film della storia del cinema polacco. Se riuscirà, si guadagnerà un posto nel pantheon dei registi polacchi. Se fallirà, la sua carriera in Polonia sarà finita. Sul globo d’argento (1977/1987) avrebbe potuto diventare uno dei film di fantascienza più innovativi mai realizzati. Il budget enorme, la sceneggiatura stimolante e l’audace visione artistica promettevano un capolavoro. Perché, allora, i capi dell’industria cinematografica comunista hanno interrotto la produzione due settimane prima del completamento delle riprese? Per motivi economici? Politici? Artistiche? Personali? Ciò che rimane sono i frammenti del film che ancora ispirano il pubblico e le emozioni della troupe, forti oggi come quarant’anni fa. Questo documentario è la storia del più grande mistero e del più grande sogno non realizzato del cinema polacco”.
- Vedi una preview del documentario (durata 3’24).
- Vedi la clip (durata 1’56).
- Vedi il teaser #1 (durata 2’43).
- Vedi l’intervista in inglese di Daniel Lang con Kuba Mikurda (durata 22’42).
Kuba Mikurda (1981), regista, sceneggiatore e docente. Prima di iniziare questo film, ha lavorato come critico cinematografico, giornalista, editore e regista televisivo. Ha studiato psicologia e filosofia, ha pubblicato diversi libri sul cinema ed è stato allievo del controverso filosofo Slavoj Žižek. Attualmente insegna al Dipartimento di regia della Scuola di cinema di Łódź, dove dal 2019 dirige il Film Essay Studio e l’Istituto di studi artistici. Nel 2018 ha completato il suo debutto cinematografico: il lungometraggio documentario Love Express. La scomparsa di Walerian Borowczyk. Il film ha vinto il premio Chopin’s Nose come miglior film sulla musica e l’arte. Love Express… è uscito in sala negli Stati Uniti ed è stato proiettato nei principali festival cinematografici in Polonia e in Germania, Spagna, Belgio, Finlandia, Italia, Grecia, Croazia, Portogallo, Slovacchia, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone. Vedi le schede sulla filmografia di Mikurda.
Come introduzione al cinema polacco si rimanda alla suggestiva sintesi in immagini di Martin Scorsese presents Masterpieces of Polish Cinema.
Da segnalare infine a cura dell’Istituto Polacco di Roma l’avvenuta uscita italiana questo dicembre 2022 del film EO di Jerzy Skolimowski (2022, durata 88’, Polonia / Italia. Co-prodotto da Aliens Films).
Dalla scheda di presentazione: “L’ottantacinquenne Jerzy Skolimowski, in una rilettura di un classico di Bresson, ci porta con EO dentro la testa dell’asino, animale intelligente, caparbio e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, gli amori, i ricordi, i desideri. Vincitore del Premio della Giuria a Cannes, selezionato per rappresentare la Polonia agli Oscar, il film racconta la storia di un asino di nome EO che, liberato da un circo polacco, inizia un viaggio attraverso l’Europa fino a giungere in Italia, incontrando e conoscendo le gioie e i dolori dell’umanità più varia. Una versione poetica, tenera, dolceamara e profondamente umanista di un road movie, un ritratto delle relazioni sociali e dei cambiamenti culturali in atto nel mondo moderno, che ci aiuta a estendere i confini della nostra empatia. Premio EFA per la Migliore Colonna Sonora”.
- Vedi il trailer (durata 1’35). Altra versione del trailer (durata 1’45).
- Vedi la clip (durata 2’20).
- La recensione di Viktor Toth.
- La recensione di Roberto Manassero.
- La recensione di Marianna Cappi.
- La recensione di Marta Bałaga.
- La recensione dell’ANSA.
- La recensione di Francesco Parrino.