Navigando alla ricerca di un nuovo ordine europeo
Immagine di copertina.
La foto qui sopra non è banale. In piedi 44 leader europei di cui 27 a capo di Stati membri dell’Unione Europea. Il 6 ottobre scorso si sono riuniti a Praga. La didascalia recita: Al via a Praga il 1° vertice della cosiddetta CPE-Comunità Politica Europea. In altri termini foto di gruppo di un continente: tanti uomini, poche donne al potere.
È una prima volta importante. Una riunione da non sottovalutare, sicuramente l’inizio di qualcosa di nuovo sebbene imprecisato. Per alcuni, uno spartiacque nella storia del continente. L’idea di fondo è creare opportunità in presenza per un libero scambio di opinioni (bilaterali o multilaterali) su questioni chiave tra i leader dei Paesi europei, e solo tra loro. Un nuovo formato che è stato definito “largo” per strutturare il dialogo su un piano di parità tra membri e non membri dell’UE. Un dialogo riguardante questioni di interesse comune quali pace, sicurezza europea, guerra della Russia in Ucraina, crisi energetica, difficoltà economiche, inflazione, mobilità interna, migrazioni, cambiamenti climatici. Un dialogo utile per avviare “discussioni strategiche che non sono mai esistite prima”, ed eventualmente per concordare progetti comuni. Tra le finalità: migliorare ulteriormente le relazioni dell’UE con i Paesi vicini, quelli con consolidati rapporti economici, culturali e politici con l’Unione, la maggior parte dei quali sta cercando di aderire all’UE. Ovviamente non per invalidare o rimandare sine die il processo di allargamento dell’UE. Al contrario, si vuole tenere conto del fatto che molti Paesi candidati all’UE nell’attesa di aderire stanno perdendo la pazienza dati i tempi lunghi. Al tempo stesso, si vuole avvicinare all’UE paesi a cui non si può offrire l’opzione dell’adesione. E si vuole contrastare i tentativi di Russia e Cina di acquisire influenza soprattutto nelle frange meridionali e orientali del continente. Alla riunione partecipano infatti nazioni che si affacciano su coste che vanno dal Caucaso al Mare del Nord e al Mediterraneo.
L’incontro, ospitato dal governo ceco in virtù della presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, è frutto di un percorso interessante. La proposta di creare questo forum è stata lanciata dal Presidente francese Emmanuel Macron il 9 maggio 2022 al Parlamento europeo in occasione della conclusione della Conferenza sul futuro dell’Europa. Poi il 18 maggio il Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, in un discorso al Comitato economico e sociale europeo, ha espresso una visione simile. Infine al Consiglio Europeo di giugno scorso, i 27 membri hanno convenuto che è nell’interesse dell’UE estendere la discussione sulle attuali questioni strategiche ad altri partner europei, poiché i problemi che stiamo affrontando non sono limitati agli Stati membri dell’UE e le soluzioni devono essere ricercate in tutto il continente. In ultimo, va reso merito a tutti i presenti poiché hanno accettato – non è mai scontato – di incontrarsi.
Ci sono due modi di leggere la foto dell’incontro di Praga: elencare chi non c’è (per esempio Russia, Bielorussia, ma anche USA) e sottolineare chi invece c’è, in particolare:
- 27 leader dell’UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria;
- 6 leader dei Balcani occidentali: Albania, Macedonia del Nord, Kosovo, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro;
- 4 leader dell’EFTA: Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein;
- 1 leader del Regno Unito (che ha lasciato l’UE);
- 1 leader della Turchia (che è rimasta fuori dall’UE);
- 2 leader di paesi tra l’UE e la Russia: Moldavia, Ucraina (in videocollegamento da Kiev);
- 3 leader di paesi della regione del Caucaso: Armenia, Azerbaigian, Georgia.
Quanto e verso dove navigherà questo battello informale? C’è molto scetticismo al riguardo, inutile negarlo, tale è la diversità dei paesi, dei regimi e degli intenti. Ma al tempo stesso sui temi già ricordati c’è forse una alternativa che non sia quella di: ognuno per sé?
Fonte immagine.
Per alcuni commenti vedi Eurotopics e The guardian e Apnews e ancora Apnews e Le Monde e France24 ed Euractiv e ISPI.
NB — A Praga si è svolto con l’occasione un vertice informale dei 27 in preparazione Consiglio Europeo del 20 e 21 ottobre al quale hanno partecipato anche la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è collegato. Il tema: agire uniti.