Storie e disegni dall’Europa Orientale
BABA JAGA FEST 2024
Venerdì 22 • Sabato 23 • Domenica 24 novembre 2024
Dove? Baba Jaga Fest coinvolge a Roma l’intero distretto creativo di Ostiense, dal Ponte di Ferro al Ponte Spizzichino, dal Gazometro ai Mercati Generali. Campus, gallerie, community hub, accademie e strade saranno il teatro di un festival diffuso, in cui tutto è a breve distanza: Portale Ostiense, WPP Campus, Curva Pura, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, oltre alle Industrie Fluviali, quartier generale del festival, e a una mostra outdoor lungo via del Porto Fluviale.
Cosa accade? In sintesi?
9 Paesi – 8 Mostre – 24 Artisti – 9 Location – 6 workshop – 0 confini
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Vedi gli ospiti artisti
Vedi le mostre. Nelle mostre di Baba Jaga Fest confluiscono arti visuali e narrative, per creare una grande storia condivisa che coinvolge visioni ed esperienze da diversi paesi. Una narrazione nella narrazione.
Vedi i workshop. Il processo creativo, sia esso coinvolto nella definizione del proprio bagaglio artistico, o al centro in un progetto partecipato, oppure strumento pedagogico di sviluppo del sé, è alla base dei workshop e dei laboratori didattici di questa edizione.
E i (gratuiti) biglietti
Chi è e perché Baba Jaga?
La Baba Jaga è una figura misteriosa che popola le leggende slave da secoli, probabilmente da prima dell’avvento della scrittura. Dietro la vecchia strega, ora crudele ora benefica, si nasconde la dea delle foreste, presenza costante nelle fiabe e nel folklore di tutta l’Europa orientale.
È lei a dare il nome a Baba Jaga Fest, ed è la sua casa che caratterizza l’immagine del festival.
Una piccola enigmatica casa nel fitto del bosco che poggia e si muove su gigantesche zampe di gallina, gambe lunghe per coprire ampie distanze. Ci invita a viaggiare fra oriente e occidente, per esplorare un panorama perlopiù ignoto di storie e immagini.
PERCHÉ GUARDARE A EST?
L’idea comune di Europa orientale è una semplificazione dettata dalla praticità, un’etichetta utile a ricusare l’idea che la realtà sia complessa, sfuggente, inclassificabile.
Le ragioni dell’interesse di Baba Jaga Fest verso questa Europa “a est dell’Adriatico” non abitano le classificazioni o le contrapposizioni, ma sono motivate dall’interesse per tali complessità. Il festival agisce con andatura sinusoidale per sfumare i confini ed esplorare le permeabilità, le unicità, le diversità.
Leggi il progetto europeo
IL FESTIVAL – UNA CASA VIAGGIANTE
Il festival si ispira alla casa della Baba Jaga: una casa animata che, muovendosi sulle sue lunghe zampe di gallina, sfida il concetto stesso di confine.
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A chi interessa il Baba Jaga Fest?
Baba Jaga Fest riunisce scrittrici e scrittori, illustratrici e illustratori, autori e autrici di fumetti, assieme a una vasta comunità che condivide lo stesso impegno e la stessa passione per la creazione, la trasmissione e la circolazione di storie.
Chi partecipa al Baba Jaga Fest 2024?
Segui la Baba Jaga attraverso sentieri di storie e disegni da un capo all’altro d’Europa e non solo.
Partecipano a Baba Jaga Fest 2024 artiste e artisti provenienti da Albania, Cechia, Croazia, Italia, Lettonia, Messico, Polonia, Regno Unito, Ucraina.
Igor Hofbauer (CRO), Andrzej Klimowski (PL/UK), Zosia Dzierżawska (PL), Jagoda Czarnowska (PL), Bartósz Zaskorski (PL), Lucie Lučanská (CZ), Jindřich Janíček (CZ), Jurijs Tatarkins (LV), Miguel Angel Valdivia (IT/MX), Giulia Cellino (IT), Serena Schinaia (IT), Croma (IT), Lurida Laida (ALB), Anna Ivanenko (UKR), Oleg Gryshchenko (UKR), Jenya Polosina (UKR), Yuliia Tveritina (UKR), Anna Sarvira (UKR), Ilia Uhnivenko (UKR), Anna Andreeva (UKR), Veronika Kotyk (UKR), Mari Kinovych (UKR), Olena Staranchuk (UKR), Else Edizioni (IT), Betterpress Lab (IT), Eleonora Simeoni (IT).
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