Un nuovo Est ormai s’impone nel discorso pubblico
Il centro di gravità dell’Unione Europea si sta spostando a Est – si disse già all’indomani del 1989 e poi nuovamente dopo l’allargamento a est del 2004. Al riguardo si può (ri)ascoltare Europe Moves East, riflessione in inglese (durata 38’) sulle cangianti dinamiche dell’UE andata in onda su BBC Sounds il 18 dicembre 2012 a cura di Allan Little. Un buon esempio di quali temi si trattava e di come si ragionava 10 anni fa sui destini del continente dalle parti di Londra.
Dalla scheda del programma:
“L’Europa a cui la Gran Bretagna si era unita quarant’anni prima era un’associazione di nazioni piccola e poco solida ai margini occidentali del continente. La Germania era ancora divisa, con la sua capitale nella sonnolenta città di Bonn, vicino al confine con il Belgio. La Francia, con il suo impegno di lunga data per la sovranità degli Stati nazionali, era la forza trainante del progetto europeo”.
“Ma l’ultimo decennio ha visto un cambiamento profondo e irreversibile. Il centro di gravità dell’Europa si è spostato drammaticamente verso est. Dopo la riunificazione del 1990, è emersa una Germania molto più potente. I Paesi del vecchio blocco orientale guardano a Berlino per la leadership. L’esperienza dell’occupazione sovietica e della dittatura comunista li ha impegnati a costruire un’Europa molto più forte e più strettamente integrata, che contribuirà a proteggere le loro giovani e ancora vulnerabili democrazie. «Voglio che l’Unione Europea diventi una superpotenza», ha dichiarato al programma il ministro degli Esteri polacco Radek Sikorski. Questa dinamica mutevole è la sottile e nascosta scia delle continue tensioni sull’euro”.
“Quarant’anni fa il progetto europeo veniva plasmato da coloro che erano sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale sul fronte occidentale. Ora, sempre di più, è guidato da coloro che hanno vissuto la brutalità e l’orrore del fronte orientale e che hanno sopportato quarant’anni di oppressione comunista”.
“Il potere in Europa si è spostato dal vecchio e familiare rapporto Parigi-Bonn al nuovo e molto più dinamico Berlino-Varsavia. Questa è la nuova Europa. È un’Europa in cui la Francia, un tempo voce leader incontrastata, è sempre più emarginata. Ed è un’Europa di cui la Gran Bretagna sembra sempre più riluttante a farne parte”.
Oggi è interessante notare che sotto la voce “Est” s’intende sempre più il nuovo spazio a est dell’UE comprensivo di Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldovia, Ucraina. In breve, lo spazio tra l’UE e la Russia. Così Euractiv:
Assai diverso l’approccio di Radio Free Europe-Radio Liberty per la quale la regione “Est” comprende la coppia Bielorussia e Ucraina, mentre la Moldavia rientra nella regione “Europa centro-sud orientale”